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I nostri lettori: un anello stancante con qualche inconveniente

Testo e foto di Luciano Pellegrini

Il caldo, l’afa, l’umidità sono motivi che potrebbero sconsigliare di frequentare la montagna, ma se trovi un sentiero nel bosco, con tante fontane e panoramico, ci si può pensare. La proposta è un anello nell’alta valle di Guardiagrele (CH).

Si parcheggia alla Piana delle Mele CH (930 m), e si prende il sentiero F1 per la Valle delle Monache (1086 m), Campanaro (1472 m), Fonte dei Buoi (1482 m), Crocetta (1489 m), Rocchetta (1662 m), Sella di Pietro Cioppo (1653 m), Fonte Carlese (1725 m), per tornare al punto di partenza. Lungo il percorso ci sono cinque fontane, tutte funzionanti con acqua gelida. La faggeta è fitta e c’è una immensità di fiori. Il panorama sulla “rocciosa” parete Nord/Est delle Murelle, ancora piena di neve, ti obbliga a fermarti. Dalla Sella di Pietro Cioppo puoi contemplare quasi tutto il massiccio della Majella, sino al mare. Per cronaca, ho incontrato solo 5 ciclisti con la mountain bike e due escursionisti.

Avendo tempo, è stato opportuno fare delle riflessioni su questo percorso. La Federparchi ed il CAI (Club Alpino Italiano) hanno firmato da diversi anni un protocollo di intesa per la segnaletica dei sentieri, che deve essere unica su tutto il territorio italiano.  La Tabella segnavia ha le sue dimensioni, colore, scritto e materiale. Su questo anello ho trovato quattro indicazioni di segnaletica, di cui uno solo autorizzato. Altre due tabelle, probabilmente, sono state pensate e realizzate da associazioni. Anche il Parco Nazionale della Maiella ha una sua tabella, penso per indicare i percorsi di Ippovia. Sono troppi! Inoltre, ci sono sentieri molto belli, ma senza segnaletica. Immagino che non fanno parte del catasto del Parco, quindi dovrebbero non essere utilizzati, anche se ormai sono calpestati da anni da tanti escursionisti. E che dire di un bidone di plastica, delle dimensioni di circa un metro cubo, in mezzo alla faggeta? Ci sarà arrivato o dal… cielo, o probabilmente da qualche struttura a monte, scivolando sulla neve. Fa un certo effetto il suo colore giallo in mezzo al verde. Alla fine, soddisfatto delle emozioni per la ricchezza dei colori dei fiori, il silenzio, il mio vagabondare da nomade fra le montagne di casa, sono tornato alla realtà cittadina.

  • Tempo di percorrenza:6 ore senza soste
  • Difficoltà:EE – Per escursionisti esperti
  • Lunghezza:15 km
  • Dislivello totale:in salita 1050 m
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