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In arrivo dalla Regione Lombardia 6,5 mln di euro per gli agriturismi

Nell’ambito del “Programma di sviluppo rurale” La Regione Lombardia ha stanziato 6,5 milioni di euro per i 1500 agriturismi situati nel territorio di sua competenza.

Ad anticiparlo è l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava: “il ruolo degli agriturismi nell’ambito dell’agricoltura multifunzionale, della valorizzazione delle risorse ambientali e dei prodotti aziendali di qualità, dello sviluppo dei territori in termini economici, sociali e occupazionali anche nelle aree più marginali e svantaggiate della regione”. L’obiettivo di questo progetto è quello di migliorare la redditività e la competitività delle strutture  ricettive, qualificare professionalmente i gestori favorire il ricambio generazionale come anche l’adozione di fonti energetiche rinnovabili. Sempre Fava precisa: “Finalità trasversali che tutelano il sistema agricolo produttivo e ambientale nel suo complesso, attraverso appunto l’innovazione, la salvaguardia dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici”.

Per presentare le domande per beneficiare di questi finanziamenti ci sarà tempo dal 7 luglio fino alle ore 12  dell’11 settembre, esclusivamente per via telematica. Il richiedente, a partire dalla pubblicazione sul Burl dell’elenco delle imprese finanziate, ha 24 mesi di tempo per la conclusione degli interventi. Il contributo erogato, espresso in percentuale della spesa ammessa, al netto dell’Iva, e’ in regime di “de minimis” e non potrà essere superiore a 200.000 euro per beneficiario nell’ultimo triennio di esercizio (calcolato a partire dalla data dell’aiuto). In caso di superamento della soglia dei 200.000 euro, la domanda sarà comunque ammissibile, ma l’importo verrà abbattuto e riportato al massimale previsto dal regime. Nel precedente bando le domande ammesse al finanziamento sono state 54, per un importo totale pari a 6 milioni di euro circa.

Potranno presentare domanda le imprese agricole individuali e le società agricole di persone, capitali o le cooperative in possesso del certificato di connessione che intendono recuperare, attraverso la ristrutturazione, il restauro o risanamento conservativo, le strutture agricole esistenti e non più necessarie all’attività’ agricola. Sono anche possibili interventi per la predisposizione, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l’agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan, la realizzazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici, compreso il loro allestimento. Sarà data priorità alle domande inerenti alle zone di montagna e di collina.

“Grazie all’agriturismo, la campagna lombarda ha potuto salvare una parte importantissima dei fabbricati rurali storici e di pregio – conclude Fava – e ha fatto sopravvivere l’agricoltura tradizionale in zone difficili, come montagna e collina”.

Foto da : forum.valbrembanaweb.com

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