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“Montagne senza vetta – Il coraggio di sentirsi liberi”

Questo libro fornisce un quadro generale del perché a volte con serenità bisogna sentirsi liberi di non essere schiavi degli sponsor, liberi di gettare una corda nel vuoto quando sopra la testa imperversa il maltempo, liberi di tornare a casa dai nostri cari quando mancano solo cento metri alla vetta, liberi di sentirci forti nella nostra umiltà, liberi di dire grazie per ciò che si è raggiunto senza sfidare il destino, liberi di scegliere di viviere. Infine liberi di non mettere a repentaglio la nostra vita e quella di chi ci verrebbe eventualmente a soccorrere nel momento del bisogno

Nelle poche righe di presentazione del nuovo libro Montagne Senza Vetta curato da Massimo Dorigoni è racchiuso lo spirito del racconto che rappresenta uno dei tanti risultati raggiunti dal Tavolo Trentino della Montagna ovvero dell’ unione del Soccorso Alpino-Servizio Provinciale Trentino, Accademia della Montagna, collegio delle Guide Alpine del Trentino, Società Alpinisti Tridentini, Associazione dei Rifugi del Trentino e gli organi competenti della Provincia Autonoma di Trento.

Parlare di prudenza in montagna, in un ambiente notoriamente rischioso, non è così facile. E così alcuni fra i più forti alpinisti trentini e italiani raccontano in questo libro, in modo personale e autobiografico, le loro esperienza di rinuncia alla vetta, quando proseguire diventa troppo rischioso e quando, anche se a malincuore, si decide di tornare indietro per rispetto alla sicurezza propria, dei compagni e dei parenti stessi a casa che ci aspettano. Introdotti da Tamara Lunger con la sua celebre rinuncia a poche decine di metri dalla prima invernale alla vetta del Nanga Parbat, guide alpine, istruttori e accademici CAI, giornalisti di montagna, appassionati e forti alpinisti trentini raccontano la loro esperienza: Marco Bozzetta, Andrea Concini, Luca Cornella, Mario Corradini, Massimo Dorigoni, Marika Favè, Lorenzo, Inzigneri, Rolando Larcher, Fabio Leoni, Mauro Loss, Sergio Martini, Caterina Mazzalai, Franco Franz Nicolini, Elio Orlandi, Denis Redolfi, Roberto Rigotti, Ermanno Salvaterra, Francesco Salvaterra, Heinrich Steinkotter, Vittorina “Vitty” Frismon, Tamanini Sabrina, Andrea Zanetti. Non importa che siano le montagne di casa o i grandi colossi himalayani, che si scelga di rientrare per un temporale, per un malore, perché non perfettamente acclimatati, per riaccompagnare sani e salvi alla base inesperti alpinisti in difficoltà incontrati sulla via o per un crollo di roccia improvviso che ci ha sfiorato o ferito lievemente, la cosa essenziale è considerare il limite, rispettarlo e avere la forza di dire “basta così, torno indietro”.

Come scrive anche Reinhold Messner “Il fallimento ci mostra con chiarezza i nostri limiti. Per questo motivo l’ insuccesso è un esperienza più forte del successo”.

Non ultimo da sottolineare che i ricavi del libro contribuiranno a finanziare il progetto del Tavolo Trentino della Montagna per fornire un defibrillatore semiautomatico per ognuno dei rifugi trentini.

New Book Edizioni € 15,00

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Un commento

  1. Credo che più che far contenti o meno gli sponsor, si tratti più di rinunciare a realizzare un sogno, un obiettivo per il quale si è lavorato moltissimo, a suon di fatica soldi e sacrifici. Ecco che qualsiasi ambizione viene superata dalla più semplice paura folle di perdere tutto per pochi metri, pochi minuti. Riuscire a rinunciare a tutto questo, dando retta al buon senso, è difficilissimo. Il film Everest, tra mille esempli, rende benissimo tutto questo.

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