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Una convivenza pacifica tra uomo e grandi carnivori grazie anche ai volontari del CAI

Il CAI Veneto, con il supporto e la collaborazione del Gruppo Grandi Carnivori, e sulla base di una convenzione che sarà firmata con la Regione Veneto, ha creato il “Progetto convivenza grandi carnivori” iniziando a formare un gruppo di volontari per partecipare alla realizzazione delle strutture adibite alla protezione del bestiame contro gli attacchi dei nuovi predatori.

Nella pratica i soci del Club Alpino Italiano che si renderanno disponibili parteciperanno alla posa di tutti quegli accorgimenti utili a limitare gli attacchi dei grandi carnivori nei confronti del bestiame, come per esempio recinzioni e locali notturni. Il materiale sarà fornito gratuitamente dalla Regione agli allevatori che ne faranno richiesta, che così otterranno queste strutture senza dover sostenere le ingenti spese. Nel momento in cui sarà necessario realizzare le opere richieste dall’allevatore, la Regione allerterà il referente di progetto che contatterà i singoli soci, coloro che hanno dato la propria disponibilità, e che comunicherà di che lavoro si tratterà nonché il tempo e il luogo in cui sarà necessario recarsi. L’iniziativa rientra nei progetti “Life Wolfalps” e “Life Dinalp Bear”, attivati in quei territori caratterizzati dalla presenza di orsi e lupi.

Davide Berton, referente Gruppo Grandi Carnivori delle Sezioni Cai del Veneto e del Friuli Venezia Giulia ha così spiegato: “Il Gruppo Grandi Carnivori sta cercando di creare, al momento solo in Veneto, avviando dunque un’iniziativa sperimentale, un nucleo di soci disponibili a mettere a disposizione la propria manodopera e qualche giornata libera per dare il proprio contributo volontario. Proprio questo è uno dei punti cardine per una coesistenza duratura tra il ritorno della fauna selvatica e le attività dell’uomo. La posizione del Cai è di massimo equilibrio verso il fenomeno di ricolonizzazione dei territori naturali da parte dei grandi carnivori e vuole contribuire concretamente a creare tra uomo e predatori una coesistenza il più possibile pacifica. La convivenza con il lupo, l’orso e la lince passa inevitabilmente attraverso un corretto ed equilibrato approccio a queste problematiche, che vede in prima linea l’utilizzo da parte degli agricoltori e allevatori di sistemi di prevenzione e protezione, sistemi per altro storici, utilizzati per secoli in passato quando la presenza dei grandi carnivori era più diffusa, ma oggi molto più efficaci grazie alle moderne tecnologie (recinti elettrificati, dissuasori acustici e luminosi)”.

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