Hervè Barmasse e Breuil-Cervinia Valtournenche insieme nel nome del Cervino
Laddove ci sono vette da salire, ci sono storie di alpinismo da raccontare. E chi meglio di una guida alpina del Cervino, la cui prima salita è uno degli esempi più conosciuti di alpinismo eroico e di sfida, può farlo?
Hervé Barmasse, alpinista della Valtournenche, “enfant du pays”, è tra coloro capaci di raccogliere e trasmettere le sensazioni e le emozioni del mondo delle alte quote, che molti possono conoscere soltanto attraverso i racconti di altri. Guida alpina di quarta generazione, ma anche allenatore e maestro di sci e snowboard, Hervé (39 anni) è un tutt’uno con questo mondo, che vive a 360 gradi, riuscendo così a far comprendere la montagna ai grandi appassionati, così come ai neofiti. Proprio questa sua capacità di comunicare sentimenti e legami profondi con il mondo dell’alpinismo e delle vette ha fatto sì che Barmasse diventasse un personaggio di riferimento nel nostro Paese ogni qual volta si citino le Alpi. Oggi infatti è uomo d’azione, di imprese alpinistiche, scrittore, autore, ma anche regista, insomma un poliedrico figlio del Cervino. Tra i suoi film “Linea Continua” e “Non Così Lontano”, omaggio alle radici locali della Valtournenche. In questa stagione è stato poi ospite fisso della trasmissione televisiva “Kilimangiaro” (Rai3). Lo ricordiamo anche come esperto di alpinismo con una rubrica tutta sua intitolata “In Cordata” nella quale risponde ai lettori del quotidiano “La Stampa” e come autore di “La montagna dentro”, titolo del suo libro, presentato nel 2015, anno delle celebrazioni del 150esimo anniversario dalla prima salita al Cervino. Dalle montagne del Pakistan alle vette valdostane, dalle lontane terre Patagoniche a quelle cinesi, sempre con la voglia di andare “oltre l’impresa sportiva” per vivere un “impresa umana e culturale”.
Con questi presupposti, condividendone la visione, il Comprensorio di Breuil-Cervinia Valtournenche ha siglato una collaborazione triennale che farà di Hervé Barmasse l’ambasciatore e l’immagine della località, per propria natura votata all’alpinismo. Primo passo di questa partnership è stata l’apposizione della sigla del “Cervino Ski Paradise” sul suo casco, che già lo sta accompagnando nella sua attuale avventura in Nepal.