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Canada, il riscaldamento globale ha rubato un fiume

Alcune conseguenze del cambiamento climatico si vedono solo dopo molti anni e spesso è uno dei motivi per cui risulta difficile per alcuni comprendere quanto sia reale il rischio che si corre. Per esempio il recente allarme, comparso su Nature Climate Change, per cui se la temperatura globale aumentasse di 2 gradi rispetto all’era preindustriale, più del 40% del permafrost (il ghiaccio che ricopre il suolo) si scioglierebbe, il metano (potente gas serra) contenuto al suo interno verrebbe rilasciato e il processo di surriscaldamento globale subirebbe una forte accelerazione.  Altre volte però i cambiamenti sono più repentini e quindi evidenti, come nel caso dello Slims River nello Yukon, in Canada.

Una ricerca dell’Università di Washigton Tacoma pubblicata su Nature Geoscience, utilizzando le foto scattate dal satellite “Sentinel 2” dell’Agenzia spaziale europea, ha rilevato come sia scomparso un intero fiume in un anno soltanto, dall’ottobre 2015 all’ottobre 2016.

Fonte: Repubblica

Il fiume esisteva da secoli e portava le acqua del ghiacciaio Kaskawulsh fino al mare di Bering. Nella foto scattata il 4 ottobre 2016 si osserva come il ghiacciaio è indietreggiato di due chilometri e non riesce più ad alimentare il fiume, il cui greto è secco. Il canyon di 30 metri scavato dal ghiacciaio durante la sua ritirata fa riversare le acque di fusione nel Kaskawulsh River, che sfocia nel Golfo di Alaska.

Dan Shugar, coordinatore dello studio, ha spiegato che: “I geologi sono abituati a vedere emergere dai dati geologici la pirateria dei fiumi, cioè la cattura di un corso d’acqua da parte di un altro che può essere causata da uno spostamento della crosta terrestre, da una frana o da un fenomeno erosivo. Ma nessuno, a nostra conoscenza, ha visto un fenomeno del genere apparire nel corso della nostra vita”.

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