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Edurne, una testa dura in un mondo di machi

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ALAGNA VALSESIA, Vercelli — “L’alpinismo è un mondo in cui il machismo è ancora molto forte, ma è solo una ragione culturale, non fisica”. Ha le idee chiare Edurne Pasaban, e in questa videointervista ci svela tutto sulle relazioni tra i sessi nel mondo dell’alta quota e su come una donna vive la professione di alpinista. Simpatica, decisa, e tenace. Come dice lei, “una testa dura”.

“Sono una testa dura, forse perchè sono basca. Ma in generale le donne sono fatte più per soffrire nella vita, e questo si vede nelle spedizioni in montagna. Siamo nate per dare alla luce un bimbo a questo mondo, e credo che questa sia un’esperienza dura. Se siamo deboli lo siamo non fisicamente, ma perchè siamo più emotive, ed è quello che pesa di più in spedizione, soprattutto se sei l’unica donna in una squadra di uomini”.

Sul rapporto con gli uomini l’alpinista basca non ha dubbi. La competizione, il raffronto fra i sessi esiste eccome. “Con i miei compagni di spedizione non ho mai avuto problemi – dice la Pasaban -, sono sempre stata trattata come gli altri. Ma gli altri ti guardano tutti. Se dico che sono salita a campo 1 in un’ora, io so che il giorno dopo salta fuori uno che vuole salire in 50 minuti. Fanno il paragone. E a molti uomini dà fastidio che alcune donne vadano più forte di loro”.

“Adesso che sto finendo i 14 ottomila molti parlano bene di me – continua l’alpinista -, ma molti altri male. Mi dicono che salgo solo perchè c’è gente forte che mi porta sulla montagna. E’ vero che il mio team è forte, ma sull’ottomila ci salgo io. Se fossi un uomo non parlerebbero così, e questo mi dà rabbia”.

Ma certo il mondo sta cambiando, secondo la Pasaban. Oggi si vedono più donne in montagna rispetto al passato, che scelgono di dedicare la vita alla loro passione.

“Io credo che l’alpinismo sia un mondo maschile per questioni culturali, non fisiche – spiega infatti l’alpinista – . Arriva un momento nella vita in cui vorresti altro, un figlio per esempio. Ma se sei un’alpinista professionista, non puoi. Non hai tempo per stare dietro alla famiglia. Bisogna scegliere, o l’una o l’altra. Credo che questa sia la ragione per cui ci sono più uomini che donne alpiniste”.

Valentina d’Angella

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