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Cile meta dell’ecoturismo mondiale: presto la più vasta area protetta al mondo

11 milioni di acri verranno aggiunti al sistema nazionale dei parchi cileni grazie all’accordo tra Kris Tompkins e Michelle Bachelet, Presidente del Cile.

Con l’aiuto di Tompkins il governo cileno sta per istituire un numero di parchi maggiore di quanto abbiano fatto gli Stati Uniti da molto tempo.

Il milione di acri donati da Tompkins è la più grande donazione di sempre fatta da un privato a uno stato, e, unito ai 10 milioni esistenti, permetterà di raggiungere un’area estesa quanto tre volte quella dei parchi di Yellowstone e Yosemite insieme.

Il recente accordo in sé non protegge nessuna area né crea nuovi parchi ma è uno degli ultimi passi per la realizzazione del progetto iniziato quasi 25 anni fa da Kris, ex CEO di Patagonia, e il marito defunto Doug Tompkins, fondatore di The North Face e Esprit, che hanno passato la loro vita a reintegrare la natura selvaggia che era stata danneggiata nelle loro terre in Patagonia, creando parchi nazionali e convincendo gli stati di Argentina e Cile ad accettare queste terre in cambio dell’annessione di altre terre alle aree protette e la garanzia che tutte queste aree sarebbero state protette per sempre.

I paesaggi e l’ambiente racchiusi nell’area che si verrà a creare sono da mozzare il fiato: catene montuose ricoperte di neve, ghiacciai che sfociano in fiumi incontaminati e distese di erba rigogliosa mossa dal vento. Chiunque ama la natura e gli ambienti incontaminati dovrebbe essere contento per questa notizia. Per esempio, sarà possibile percorrere la “Route of Parks”,  lunga 1.500 miglia, attraverso alcuni scenari cosi inalterati che magari si fa a fatica  a credere che esistano ancora luoghi simili.

Decisamente opposta a quella che guida la politica americana odierna, che smantella progetti per la protezione dell’ambiente e conta di vendere il suolo pubblico appena possibile, è la convinzione del governo cileno per cui un numero crescente di persone, in tutto il mondo, desidera avere la possibilità di visitare ambienti incontaminati e non modificati dall’intervento dell’uomo. Il Cile, quindi, potrebbe diventare la destinazione mondiale per l’ecoturismo e, anzi, questa potrebbe essere proprio la sua offerta distintiva.

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