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Val d'Aosta: ora tocca al Monte Bianco

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AOSTA — Le Dolomiti hanno aperto la strada. Ma in coda, ad attendere che lo sguardo dell’Unesco si posi sopra di loro, ci sono altri splendori alpini. Per esempio il Monte Bianco, la cui candidatura è già stata proposta da tempo ma che attende ancora l’intervento del Governo a favore della preparazione di un dossier completo.

"Anche il Monte Bianco ha i requisiti per ottenere il riconoscimento a patrimonio mondiale dell’umanità – ha detto Elio Riccarand, presidente del comitato Pro Mont Blanc all’Ansa Valledaosta -. Ma ora è necessario un vero e proprio dossier di candidatura transfrontaliero ed il suo deposito presso l’Unesco. Ma questo può avvenire solo da parte dei Ministeri competenti, con il sostegno delle Regioni".

Il comitato Pro Mont-Blanc, è stato fondato nel 1991. Raccoglie associazioni ambientaliste italiane, svizzere e francesi impegnate a promuovere, a livello internazionale, lo sviluppo e la tutela della spettacolare zona del Monte Bianco, la vetta più alta della catena alpina con i suoi 4.810 metri.

Da tempo questo comitato lavora per l’inserimento del Monte Bianco nella Lista del Patrimonio dell’Umanità. Finora ha ottenuto il consenso di molti sindaci, l’inserimento del Bianco nella lista indicativa per le candidature Unesco dei governi francese e italiano. Secondo quanto riferito dal Pro-MontBlanc, l’Iucn, il comitato internazionale di conservazione dell natura che istruisce le candidature naturalistiche per la lista Unesco, ha già espresso il suo pieno sostegno alla candidatura del Monte Bianco.

Perchè il progetto vada in porto, però, è necessario un dossier di candidatura transfrontaliero da depositare presso l’Unesco. Un documento per cui è indispensabile l’appoggio della regione e del governo, che ad oggi pare non siano ancora intervenuti attivamente sulla questione.

"La Regione Valle d’Aosta non ha sostenuto finora questo proposta di candidatura – dichiara Riccarand in un comunicato apparso sul sito dell’associazione – ed il nuovo governo italiano non si è attivato per proseguire il lavoro già avviato. Ci auguriamo che l’interesse per l’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio dell’Umanità permetta di superare le attuali difficoltà relative al dossier del Monte Bianco e si arrivi presto al riconoscimento internazionale che il Monte Bianco merita".
 

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