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I perché dell’Alto Adige: un libro per capire meglio una terra particolare

di Denis Falconieri

BOLZANO — Un piccolo mondo a sé stante, che per cultura e tradizione si differenzia dalle altre realtà italiane: per spiegare vari aspetti legati alla storia, alla gastronomia e agli usi dell’Alto Adige, Luisa Righi e Stefan Wallisch, una coppia di giornalisti bolzanini appassionati di montagna, hanno scritto il libro “I perché dell’Alto Adige”.

Con stile ironico e vivace, gli autori chiariscono dubbi, sfatano luoghi comuni e raccontano divertenti aneddoti su persone e fatti in 43 brevi capitoli, offrendo uno strumento utile per capire una terra così particolare.

“L’Alto Adige è un microcosmo unico dove Nord e Sud si incontrano e danno luogo a un proficuo scambio di risorse e idee – scrivono nella premessa i due giornalisti sempre alla ricerca di curiosità storico-culturali di questa zona – abbiamo scritto il libro per fornire una risposta alle innumerevoli domande sulla specificità della nostra terra. Tutto ha un suo perché: il grembiule blu dei contadini, le interferenze del tedesco nella lingua italiana, le croci a tre bracci in montagna, la fede portata nella mano destra, il Patentino di bilinguismo e il Pacchetto d’autonomia”.

Tra le altre curiosità, leggendo il libro, che sarà presentato nel corso di una conferenza stampa giovedì 16 marzo 2017 alle ore 10 a Bolzano, presso Filmclub, in via Dr. Streiter 8d, si potrà dunque scoprire perché in Alto Adige si sta così bene, quanti tipi di würstel ci sono, perché si coltivano tante mele, chi ha inventato i bagni di fieno o perché la Croce Rossa è Bianca.

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