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Alpi, precipita elicottero: 7 morti

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GRENOBLE, Francia — Tragedia senza precedenti sulle Alpi francesi. Nel weekend un elicottero da turismo con sette persone a bordo si è schiantato sopra un dirupo del monte Cordon, nelle Alpi Francesi. Tutti, pilota e passeggeri, sono morti nello schianto: cinque di loro sono stati ritrovati decapitati. Ma cosa sia capitato lassù, resta un mistero: le condizioni meteo erano perfette e dal velivolo non è partito nessun Sos.

I passeggeri dell’elicottero erano sei dipendenti del parco divertimenti di Walibi, tre donne e tre uomini di età compresa tra 19 a 37 anni. Avevano deciso di approfittare di un volo panoramico sulle Alpi, organizzato con la Azur Helicopters in occasione dell’anniversario del parco.

L’elicottero, modello Ecureuil, era al suo primo giorno di servizio nel parco e stava effettuando una prima serie di voli per il personale del Walibi, prima di aprire il servizio al pubblico. Sui primi voli è andato tutto bene, ma quello delle 18.30 è inspiegabilmente finito in tragedia.

Decollato senza problemi, l’elicottero ha perso quota all’improvviso e dopo un breve volo rasoterra è finito per schiantarsi su una piccola radura che sorge sopra una scarpata del monte Cordon: una zona, fortunatamente, del tutto disabitata.

Immediato l’allarme lanciato da un paio di passanti, che hanno visto il velivolo procedere a bassa quota prima di sparire dietro alcuni alberi e schiantarsi con un rumore assordante. Nel giro di poco sono giunti in zona un centinaio tra soccorritori e poliziotti, che hanno trovato l’elicottero disintegrato e i corpi senza vita del pilota e dei passeggeri, alcuni di loro orribilmente decapitati. 

Le ricerche, che sono proseguite anche durante la notte e la giornata di domenica, non hanno però messo in luce alcun indizio riguardo le cause dello schianto. Sulle prime si è pensato ad un problema tecnico, ma il pilota non ha lanciato nessun Sos. Cause esterne sembrano improbabili.

"Le condizioni di volo erano del tutto normali – ha dichiarato all’Afp Michel Rohozinski, direttore della Azur – il vento era normale e la visibilità era buona. Il velivolo era stato appena revisionato e il pilota, uno dei nostri istruttori, non era stanco. Era un volo turistico standard, che sulla carta non presentava rischi. Siamo sconvolti da questa tragedia".

Le ipotesi sono tante, ma al momento non esiste nessuna certezza. Per ricostruire l’accaduto e comprendere le cause dell’incidente sono state aperte due inchieste.
 

Sara Sottocornola

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