“Gli bastava quello che aveva, pochissimo per non dire niente, e non voleva affannarsi, o coltivare aspirazioni. Al è dut nue fantats, al è dut nue. È tutto niente ragazzi, è tutto niente. Pronunciava la frase sottovoce, quasi non volesse far fatica”
“Si può vivere con poco, quasi niente, considerando quel poco quasi troppo”
Esce il prossimo 16 marzo “Quasi Niente”, il nuovo libro di mauro Corona, scritto a quattro mani con Luigi Maieron per Chiarelettere. Un libro che nasce dall’incontro tra due grandi amici che, in una conversazione appassionata e godibilissima, alternano delicatamente storie, aneddoti, riflessioni e citazioni.
Una filosofia minima e pratica che al linguaggio gridato preferisce l’arte di sussurrare, in cui l’etica del fare ha sempre la meglio sull’estetica dell’apparire. Una filosofia che proviene da un passato rievocato senza nostalgie. Un tempo in cui i valori erano vissuti concretamente non per moralismo ma perché aiutavano a stare meglio. Quasi niente è l’ultima traccia di un mondo ben diverso da quello in cui viviamo oggi. Un mondo duro, feroce, ma che ha ancora molto da insegnarci.
Un libro che ha il sapore antico delle storie narrate un tempo davanti al focolare, che intrattenevano liberando sapienze semplici ed essenziali, di cui oggi si sente la mancanza. I due autori parlano di sconfitta, fragilità, desiderio, pace interiore, lealtà, radici, silenzio, senso del limite, amore, rievocando personaggi leggendari come Anna, Silvio, Menin, Tituta, Tacus, Orlandin, Cecilia, Tin, il trio Pakai e molti altri. Uomini e donne che non hanno trovato spazio nei libri di storia, ma hanno saputo lasciare un messaggio illuminante, che può trasformare le nostre vite. “Filosofastri” le cui minute sapienze tramandano la memoria di chi vive nelle piccole valli, dove non nevica firmato e ci si può chiamare da una costa all’altra.
Non ho ancora letto il libro, solo questa recensione, ma quando leggo “al linguaggio gridato preferisce l’arte di sussurrare, in cui l’etica del fare ha sempre la meglio sull’estetica dell’apparire” allora mi ricordo di questa cosa che ho visto https://www.facebook.com/teddy.soppelsa/posts/1062049900584026?pnref=story