Scienza e tecnologia

Vienna, la settimana delle scienze della terra

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VIENNA, Austria — I maggiori problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta sono ora sul tavolo dell’assemblea generale dell’European Geosciences Union (EGU), il più grande incontro europeo del 2006 nell’ambito delle scienze della terra. Durante l’evento verrà presentata ABC-Pyramid, il fiore all’occhiello della ricerca e della tecnologia italiana in alta quota.

L’assemblea, iniziata l’altro ieri presso l’Austria Center di Vienna, terminerà venerdì 7 aprile.
Scienziati provenienti da tutta Europa e dal resto del mondo confronteranno in 400 sessioni tematiche dedicate a geologia, geomorfologia, geobiologia, geochimica, geofisica e alle scienze spaziali.
 
Particolare attenzione sarà dedicata ai rischi ambientali e climatici che sono stati sotto i riflettori negli ultimi tempi. E che spesso hanno visto protagonista il continente asiatico. Il repentino sviluppo economico che lo ha interessato negli ultimi decenni ha infatti provocato impressionanti livelli di inquinamento e gravi danni ambientali, in particolare nell’Asia meridionale, che comprende le regioni le più densamente popolate del mondo.
 
In questo contesto verrà presentata alla comunità scientifica la stazione di monitoraggio atmosferico più alta del mondo, realizzata dal Comitato Ev-K²-Cnr in prossimità del Laboratorio-Osservatorio Piramide in Himalaya, a 5.079 metri di quota.
 
 “La stazione ABC-Pyramid rappresenta una sorgente unica di dati per lo studio e la valutazione delle condizioni di fondo dell’atmosfera, quantificando i livelli di inquinamento che possono raggiungere le vette Himalayane.” – spiega Paolo Bonasoni, ricercatore del Cnr-Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, che collabora con il Comitato Ev-K²-Cnr nella gestione di ABC-Pyramid.
 
“I dati permetteranno di meglio comprendere l’influenza dell’inquinamento sulla circolazione monsonica, sullo scioglimento dei ghiacciai, sulla qualità dell’aria, ecc. – prosegue Bonasoni -. Ciò permetterà così di indicare lo stato di salute di questa particolare area di alta montagna, affinché le Istituzioni preposte possano poi adottare le consone politiche per promuovere la salvaguardia di  questa parte del territorio che non ha uguali nel nostro Pianeta”.
 
Sara Sottocornola

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