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Eiger: lago minaccia d'inondare Interlaken
GRINDELWALD, Svizzera — Il lago glaciale sopra Grindelwald minaccia la cittadina ai piedi dell’Eiger e l’intera valle di Interlaken, nell’Oberland Bernese. A causa del riscaldamento globale infatti, una morena sta lentamente scivolando nel bacino: l’acqua ha raggiunto un nuovo livello record e rischia di tracimare a momenti.
Le autorità monitorano costantemente la situazione che rischia di diventare critica da un momento all’altro. Se tutto il materiale della morena dovesse infatti franare nel lago, le sue acque tracimerebbero, creando un’ondata di piena nel torrente Lütschine che scende da Grindelwald fino a Interlaken. Un’inondazione che colpirebbe tutta la zona ai piedi dell’Eiger.
Di fatto quasi 2 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua sono sospesi come una spada di Damocle sopra la valle di Interlaken, a 1400 metri di quota. Il lago, nato dalla fusione del ghiacciaio di Grindelwald tra la mitica parete nord dell’Eiger e il Mettenberg, è grande circa quanto 8 o 10 campi da calcio.
La popolazione è stata invitata a rimanere a debita distanza dal torrente e a seguire le informazioni diffuse per radio dalle autorità cantonali. Ma il bacino, già di per sè forte richiamo di turisti, non è mai stato visitato tanto quanto in questi giorni.
Gli abitanti del posto parlano di una vera e propria folla di visitatori provenienti dall’estero, dalla Germania come dalla Cina, e di elicotteri che sorvolano il lago. Grindelwald attualmente ospita, oltre ai 4000 abitanti, quasi altrettanti turisti, almeno secondo alcuni commercianti intervistati dalla stampa locale.
Le strade in prossimità del fiume sono comunque vietate ai pedoni ed è stato sviluppato un preciso un sistema d’allarme. "Abbiamo messo alcuni sensori nel lago – spiega Nils Hählen, l’ingegnere civile del cantone di Berna che viaggia tre volte alla settimana al capezzale del ghiacciaio -. Al minimo calo del livello di acqua, si riceverà un SMS di avviso che ci permetterà di suonare l’allarme".
Hählen pare comunque fiducioso e rassicura che la situazione non è poi così critica. E anche nel caso dovesse straripare il sistema di allerta metterà in moto l’evacuazione con largo anticipo, in modo tale da non mettere a rischio l’incolumità della popolazione.
Valentina d’Angella
Foto courtesy of 24heures.ch