Alpinismo

L'esploratore Fiennes sull'Everest

immagine

LONDRA, Gran Bretagna — Ce l’ha fatta il celebre esploratore inglese Ranulph Fiennes. A 65 anni e nonostante tre bypass, la settimana scorsa è arrivato sulla cima dell’Everest, la montagna più alta del mondo con i suoi 8848 metri. Il suo commento è stato "questo è il punto più vicino alla luna che puoi raggiungere camminando".

L’esploratore, che nel 1984 è stato definito "il più grande esploratore del mondo" dal Guinnes dei Primati, ha all’attivo trentaspedizioni nelle parti più remote del mondo, compresi i Poli, dove ha completato la prima traversata dell’Antartide senza supporto esterno. Poi si è dato alla corsa, realizzando sette maratone in sette continenti in sette giorni, nel giro di tre mesi e mezzo.

E’ la terza volta che provava ad arrivare sulla vetta dell’Everest. Nel 2005, aveva dovuto rinunciare dopo aver avuto un infarto. L’anno scorso, aveva dovuto rinunciare poco sotto la cima perchè non aveva più forze. Quest’anno, invece, tutto è andato per il meglio. Fiennes, salito con l’ossigeno, è arrivato sulla vetta all’alba.

"Faceva molto, molto freddo – ha detto l’esploratore -. Ero contento, ma mi sentivo in modo terribile. Ero esausto, non vedevo l’ora di scendere". Ora l’esploratore è il più vecchio inglese e il primo pensionato ad aver salito l’Everest.

Con questa spedizione, Fiennes ha raccolto fondi da devolvere all’associazione Marie Curie Cancer Care’s Delivering Choice Programme, che si occupa dell’assistenza ai malati terminali in Gran Bretagna. La scelta di Fiennes è stata fatta in memoria di sua moglie, scomparsa per questo male quattro anni fa. Fiennes ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti internazionali per le sue imprese e per il suo impegno sociale. Nella sua carriera, infatti, ha raccolto montagne di fondi da destinare a scopi benefici.
 

Sara Sottocornola

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close