Alpinismo

Everest, ricompare Txikon

Rieccolo Alex. Come Lazzaro redivivo, resuscitato sul web dal recuperato GPS (era rimasto in tasca a Carlos Rubio ricoverato d’urgenza a Kathmandu – sta bene ed è già in Spagna). Sappiamo che in carne ed ossa è freddolosamente presente al Campo Base dell’Everest, dove è sceso a riposarsi con la sua squadra dopo l’ottima performance dell’esser salito fino a 7800m, sopra le Fasce Gialle e sullo Sperone dei Ginevrini fino all’ultimo balzo prima di Colle Sud. Dalla traccia ha spostato il suo campo 3 più in alto sulla parete del Lhotse, a quota 7350 m, e s’è fatto una bella dose di acclimatamento rimanendo 6 giorni tra campo 2 e campo 3. Nel frattempo ha avuto anche la voglia di scrivere una sua lunga relazione.

Come sempre Alex è super attento agli sponsor e ai media, ma anche, bisogna essere onesti, al risultato alpinistico. Probabilmente non pensava di arrivare già così in alto e senza tribolare troppo, fatto salvo per il vento ed il freddo.

Le condizioni meteo dei prossimi giorni prevedono neve, domani per l’intera giornata e a proseguire nel pomeriggio. La salita quindi si complicherà, capiremo di quanto dalla sua traccia rossa trasmessa nello spazio.

“Da adesso, grazie al GPS, non perderete più la mia traccia! Verrete sul tetto del mondo con me!”. L’invito che ci fa è perentorio e un po’ sfacciato, ma lo accogliamo molto volentieri anche perché il satellitare è democratico e non invia le sue news scritte con 12 ore di anticipo solo agli amici.

Vai Alex, bentornato.

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