In vigore il Testo unico del vino che riconosce e tutela i vigneti eroici
E’ divenuto legge il “Testo unico del vino”, che con i suoi novanta articoli raccoglie tutta la normativa precedente in tema di vino. L’approvazione della legge permette una reale semplificazione su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio.
Fra questi l’articolo 7, interamente dedicato alla viticoltura eroica. “Abbiamo accolto con grande soddisfazione l’approvazione definitiva del Testo unico del vino – afferma Roberto Gaudio, presidente Cervim -. Nella Legge, per la prima volta, l’introduzione di una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici che si prefigge di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico, rappresenta un grande risultato. Come Cervim abbiamo lavorato in questi anni, in concomitanza con la redazione del testo Unico, per la valorizzazione e la tutela dei vigneti e dei territori eroici. Oggi possiamo prendere atto che c’è stata una attenzione reale per un segmento della viticoltura che va dalle Alpi a Pantelleria, e che rappresenta uno scrigno di biodiversità e tutela dell’ambiente. Un ringraziamento particolare va al presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani, e al vicepresidente della Commissione Massimo Fiorio, con i quali c’è stato negli ultimi mesi un dialogo costante e costruttivo per la definizione del testo e per la grande sensibilità dimostrata nei confronti della viticoltura eroica”.
“Esprimo soddisfazione – sottolinea Luca Sani, presidente Commissione Agricoltura della Camera -, per il risultato che offrirà opportunità di ulteriore crescita a tutto il settore e più tutela dei consumatori. Sono particolarmente orgoglioso dell’Art. 7, che grazie ad un mio emendamento, ha introdotto la salvaguardia dei vigneti storici al fine di promuovere interventi di ripristino, recupero e salvaguardia specialmente nelle aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico e di particolare attenzione per difesa e valorizzazione delle varietà autoctone. La difesa e tutela dell’identità vinicola italiana – aggiunge Sani -, composta da territori straordinari e vitigni unici che costituisco l’asse strategico e peculiare del vino italiano e che trovano definizione normativa nell’Art. 6 del testo con la previsione del registro nazionale delle varietà di viti”.