Curiosità

E Appenzell mette al bando i nudisti

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APPENZELL, Svizzera — Da pochi giorni è ufficiale: la patria dei nudisti della montagna non è più Appenzell. La cittadina nel cuore della Svizzera, nella zona dell’Alpstein, ha infatti approvato la tanto discussa legge che vieta il trekking senza veli sui monti locali. Una moda questa che negli ultimi tempi si era diffusa in modo “imbarazzante”, secondo i cittadini elvetici.

Già lo scorso febbraio, il consiglio comunale aveva cominciato a imporre una tassa per coloro che praticavano il nudismo sulle montagne sopra Appenzell, nella zona dell’Alpstein. L’alpinismo senza veli infatti, secondo le istituzioni stava diventando una “un’abitudine immorale”, troppo diffusa e troppo praticata da quelle parti, che nell’estate del 2008 aveva visto un vero e proprio boom di seguaci.
La legge giungeva in conseguenza all’arresto di un ragazzo per atti osceni in luogo pubblico, alla fine rilasciato in quanto in Svizzera manca una legge contro la nudità in pubblico. Poi, secondo la legislazione locale, il provvedimento è passato al vaglio del Landsgemeide, l’assemblea popolare chiamata a votare per alzata di mano sui decreti. Un privilegio che fino al 1990 era concesso solo agli uomini.
Il Landsgemeide, come di consueto in questo cantone, si è tenuto nell’ultima domenica di aprile. Sono accorsi a partecipare tra i 3 mila e i 4 mila cittadini, alcuni dei quali hanno voltuto presenziare indossando anche tipici vestiti locali.
Alla fine il verdetto non ha lasciato appello: niente più nudisti nella conservatrice terra di Appenzell. Da adesso l’escursionismo in montagna sarà rigorosamente “vestito”, pena una multa di 200 franchi per i contravventori.
Valentina d’Angella

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