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In Siberia è moria di renne a causa dei cambiamenti climatici

L’allarme viene lanciato da uno studio dell’Università della Lapponia a Rovaniemi (Finlandia), condotto dal professor Bruce Forbes: negli ultimi 10 anni sono morte 80mila renne, circa il 22% della popolazione di questi mammiferi nella zona della penisola di Yamal, Siberia nord occidentale. Gli episodi più gravi nel 2006, quando sono morte 20mila renne, e nel 2013 con oltre 60mila decessi.

 Le cause? Il cambiamento climatico. Il riscaldamento globale ha infatti portato ad un innalzamento delle temperature che ha contribuito ad una fusione anomala dei ghiacci marini, che, assieme alle forti piogge conseguenti ad una maggiore umidità, hanno provocato inondazioni di vaste aree della tundra. Arrivate le temperature più rigide invernali, queste distese di acqua si sono congelate, creando uno strato di ghiaccio di uno spessore di alcune decine di centimetri. Se negli anni passati tale lastra era di qualche centimetro, consentendo alle renne di romperla con gli zoccoli per poter mangiare erba e licheni, ora lo spessore non lo consente più ed intere mandrie muoiono di fame.

 I campanelli d’allarme ci sono anche per questa stagione, infatti il passato settembre è stato particolarmente caldo. “Se osserveremo tali eventi anche quest’anno – dice Forbes – potrebbe significare che stanno diventando sempre più frequenti. Siamo nella finestra di rischio: se succede di nuovo, sarà un grosso problema per gli allevatori che ancora patiscono le perdite del 2013”. Le conseguenze coinvolgono infatti anche le popolazioni locali, che basano la propria sussistenza sulla carne di renna. È l’intero ecosistema del nord siberiano in pericolo, la soluzione prospettata dai ricercatori è quella di investire nella continua osservazione dei ghiacci: “Ci vuole un monitoraggio in tempo reale dello scioglimento nei mari di Barents e Kara – spiega Forbes al Siberian Times -. Anche due giorni di preavviso potrebbero bastare per arrivare a un estremo rimedio”, che significa per i nomadi la rapida macellazione delle renne prima che arrivi il ghiaccio impenetrabile. “È triste, ma in questo modo almeno potrebbero sfruttarne la carne come fanno da secoli”.

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