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Skialp, Italia mondiale: l’orgoglio di Greco

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SONDRIO — "Il trofeo per nazioni era il nostro obiettivo. In più abbiamo agguantato gli ori più importanti, anche nelle categorie giovanili". E’ orgoglioso Adriano Greco, commissario tecnico della nazionale italiana di scialpinismo, per gli strepitosi risultati ottenuti dagli azzurri, che hanno trionfato ai Mondiali di Svizzera.

"Le gare sono andate tutte abbastanza bene – commenta Greco ai nostri microfoni -. Forse solo la staffetta femminile poteva andare meglio, le ragazze sono state un po’ penalizzate dall’orario di partenza, stava diventando buio. Ma va bene lo stesso".

L’Italia si è aggiudicata i mondiali con il maggior numero di medaglie vinte, relegando sui gradini più bassi del podio Francia e Svizzera. I migliori atleti – tra i 350 atleti in campo, provenienti da 28 nazioni – sono stati il francese Florent Perrier e l’italiana Roberta Pedranzini, ognuno con quattro medaglie d’oro e una d’argento.

"I migliori sono stati sicuramente Roberta e Dennis Brunod – racconta Greco – hanno vinto molte medaglie. I giovani sono stati tutti bravi, soprattutto Antonioli e Thaler, medaglie d’oro".

Da Greco un commento positivo, ma prudente, anche sulla nuova federazione internazionale di scialpinismo, costituita proprio nei giorni scorsi quando in Svizzera si disputavano le gare mondiali.

"E’ un primo passo verso l’indipendenza – spiega il ct della nazionale italiana -. Ma in realtà non cambia molto le cose. Questa nuova federazione resta legata a doppio filo con il mondo dell’Uiaa e dei club alpini, che non hanno niente a che vedere con lo sport agonistico. Da quel punto di vista, se non cambiano radicalmente le cose, saremo sempre un po’ frenati".

Sara Sottocornola

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