Tre nepalesi scendono con gli sci dal Manaslu per promuovere un nuovo turismo in Nepal
Mingma David Sherpa, Tashi Sherpa e Krishna Thapa Magar hanno effettuato lo scorso 16 ottobre la discesa da campo III del Manaslu con gli sci.
Non è di certo la prima volta che ciò avviene dall’ottava montagna del mondo, il primato è di Alberto Cimenti nel 2011, ma mai degli alpinisti nepalesi erano scesi con gli sci da un’altezza così elevata, 7500 metri. “Si tratta dell’evento sciistico più alto ed avventuroso al mondo effettuato da giovani nepalesi,” ha raccontato Krishna Thapa Magar.
L’impresa fa parte di un’attività di promozione dello sci in diverse regioni nepalesi, allo scopo di creare un nuovo settore turistico che possa portare introiti economici non necessariamente legati all’alpinismo.
Questo dicembre, dal 18 al 30, verrà organizzato un grande festival a Gosainkunda (4.400 mt), nella Langtang Valley, in cui troveranno posto non solo attività come il trekking e l’arrampicata, ma anche lo sci e lo snowboard. “Insegneremo a sciare e forniremo l’attrezzatura senza costi. Ci aspettiamo la partecipazione di oltre 100 nepalesi” ha detto Krishna Thapa Magar. Un’iniziativa nuova, promossa da dei giovani, che potrebbe fare bene al turismo nepalese, che si amplierebbe nella sua offerta a settori dell’outdoor differenti da quelli classici himalayani e che punterebbe non solo ad una clientela straniera, ma soprattutto locale.
(Fonte: The Himalayan Times. Foto in alto @ Krishna Thapa Magar)
L’idea e’ apparentemente buona ma chi potra’ goderne ?
In Nepal non esistono infrastrutture di salita adatte e il
Ministero del Turismo non e’ in grado di finaziarle.
Le zone adatte si trovano oltre i 4500m, si potrebbe fare
scialpinismo, che in pratica si fa gia’ da tanto, ed e’ possibile
solo ad una ristretta elite di alpinisti. Turisticamente sarebbe
o sara’ accessibile solo a chi e’ in grado di sostenere gli altissimi
costi di un elicottero, di cui potrebbe incrementare il traffico.
In ogni caso questi non sarebbero o saranno sciatori nepalesi.
Praticarlo da oltre 6000-7000m, come nell’esempio, significa
acclimatarsi diverse settimane prima, magari in tenda ipossica.