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Yemen, 20 anni di carcere ai rapitori dei turisti italiani
SANAA, Yemen — Quattro uomini di una tribù yemenita sono stati condannati oggi a 20 anni di reclusione da un tribunale della capitale Sanaa. Sono accusati di aver rapito nei mesi scorsi un gruppo di turisti italiani impegnati in un’escursione sulle montagne del Paese. Pene che variano dai 5 ai 10 anni anche per altre due persone della stessa tribù, considerate loro complici.
I sei condannati, appartenenti alla tribù Zaidi, hanno ammesso di essere gli autori del rapimento. E hanno dichiarato di averlo fatto per convincere le autorità a rilasciare i loro parenti detenuti nelle carceri yemenite.
I cinque italiani, tre uomini e due donne, furono presi in ostaggio il primo di gennaio in una zona montuosa a nord ovest di Sanaa e rilasciati incolumi dopo una settimana trascorsa nelle mani dei rapitori. Si tratta del quarto gruppo di occidentali a finire nelle mani dei miliziani yemeniti in meno di due mesi.
Una piaga, quella dei rapimenti di occidentali, che aveva già tormentato il Paese e che potrebbe contribuire a danneggiarne l’immagine agli occhi dei turisti, già incrinata a causa degli attentati di di gruppi legati ad Al Quaeda. Il turismo, infatti, sembra essere l’unica risorsa che potrebbe risollevare le sorti di un paese afflitto dalla povertà.
Francesca Nava