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Yemen, 20 anni di carcere ai rapitori dei turisti italiani

I sei condannati, appartenenti alla tribù Zaidi, hanno ammesso di essere gli autori del rapimento. E hanno dichiarato di averlo fatto per convincere le autorità a rilasciare i loro parenti detenuti nelle carceri yemenite.
I cinque italiani, tre uomini e due donne, furono presi in ostaggio il primo di gennaio in una zona montuosa a nord ovest di Sanaa e rilasciati incolumi dopo una settimana trascorsa nelle mani dei rapitori. Si tratta del quarto gruppo di occidentali a finire nelle mani dei miliziani yemeniti in meno di due mesi.
Una piaga, quella dei rapimenti di occidentali, che aveva già tormentato il Paese e che potrebbe contribuire a danneggiarne l’immagine agli occhi dei turisti, già incrinata a causa degli attentati di di gruppi legati ad Al Quaeda. Il turismo, infatti, sembra essere l’unica risorsa che potrebbe risollevare le sorti di un paese afflitto dalla povertà.
Francesca Nava