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Canada, valanga uccide due sciatori
GOLDEN, Canada — Ancora due vittime da slavine in Canada, nella regione montuosa del British Columbia. Quattro sciatori sono rimasti coinvolti da una valanga nel Kicking Mountain Resort: 2 di loro sono morti, un terzo è rimasto lievemente ferito. Si tratta della seconda tragedia sulle nevi della località sciistica in pochi giorni, la 18esima nel sud della regione dall’inizio della stagione invernale.
Secondo gli esperti le inconsuete temperature, troppo basse rispetto alla media, sarebbero alla base delle numerose slavine che quest’anno stanno interessando le montagne del British Columbia, la regione delle Montagne Rocciose Canadese. In particolare l’area del sud è quella più colpita, con 18 morti dall’inizio della stagione invernale, di cui 12 a bordo di motoslitta.
L’ultimo caso è quello di due sciatori morti sabato scorso sepolti da una valanga vicino al Kicking Horse Resort, sulle Purcell Mountains, 14 chilometri sopra la cittadina di Golden, nel British Columbia. I due sciatori 40enni, un pilota di rally del posto e un dentista, sono rimasti sepolti sotto mezzo metro di neve, da cui sono stati estratti intorno alle 3 del pomeriggio, circa mezzora dopo la caduta della slavina.
Oltre alle due vittime si trovavano sulla montagna altre due persone al momento del disastro. Si tratta di un uomo di 36 anni e di un ragazzo di 14, che però si sarebbero trovati in una zona a monte del distaccamento.
L’allarme per i due dispersi era scattato subito grazie alla chiamata di altri sciatori che hanno visto distintamente scendere la slavina. La tempestività delle operazioni di soccorso sarebbe ora elemento fortemente sottolineato dai responsabili del Soccorso alpino della zona, nel quale solo pochi giorni prima si era verificato un altro incidente.
Quello di una donna morta di ipotermia dopo essersi persa in montagna col marito, ed essere rimasta in quota 10 giorni prima di essere ritrovata dai soccorritori. Il caso aveva suscitato scalpore perché la sciatrice del Quebéc, che si trovava in montagna col marito, non era stata recuperata in fretta nonostante fossero stati avvistati dei segnali di Sos lasciati dai due nella neve.
Valentina d’Angella