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SONDAGGIO: Il baratto ineguale dell’eliski. Cosa ne pensate?

Ci sono commenti, come questo di Michele Comi, che valgono un articolo. Desideriamo però sentire anche la vostra opinione, che potete esprimere votando al sondaggio che trovate qui sotto.

“Ogni giorno nel mondo milioni di escursionisti lasciano le città in cerca di pace, per ritrovare un contatto meno urticante con il mondo in cui vivono e lasciarsi alle spalle il rumore per ritrovare tranquillità.

Michele Comi. Photo courtesy stilealpino.it

Il silenzio è merce preziosa, ormai accerchiato da ogni parte, diventa sempre più una rarità e acquista valore commerciale all’interno delle politiche di promozione turistica.

Aziende e agenzie di pubblicità colgono l’utilità della valorizzazione del silenzio dentro una vita quotidiana fatta di rumore.
Il prezzo del silenzio sale ogni giorno e attiva atteggiamenti volti a preservarlo.

Nell’accettare la proliferazione dell’eliski nei luoghi alti e sacrificare la propria riserva di silenzio per scarsi benefici economici, tutti da dimostrare e di brevissimo respiro, montanari, guide ed albergatori si mostrano come i “selvaggi” nativi americani, truffati dal baratto ineguale dei furbi avventurieri sbarcati nel Nuovo mondo, che cominciarono a scambiare con gli “indigeni” oggetti di scarsissimo valore con pregiate pelli di lontra e i propri vestiti rabberciati destinati alla pattumiera con le stupende pelli di castoro faticosamente procurate dagli “indiani”….

Michele Comi guida alpina”.

 

(Foto in alto: courtesy banff.it – Marcello Cominetti)

 

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