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Air Alps: lavoratori in cassa integrazione
BOLZANO — La crisi arriva sui cieli di Bolzano, e la compagnia aerea altoatesina Air Alps è costretta alla cassa integrazione. A partire da marzo 120 lavoratori su 144 addetti complessivi verranno interessati dal provvedimento, che, nelle previsioni, non dovrebbe prolungarsi oltre la fine di ottobre.
Secondo le statistiche stilate dalla compagnia aerea i passeggeri in volo con Air Alps a febbraio sono diminuiti del 30 per cento rispetto al 2008. Un calo troppo consistente per non prendere provvedimenti urgenti. E così, dopo che l’ipotesi era nell’aria già da alcune settimane, la cassa integrazione diventerà una realtà per 120 dei 144 dipendenti, di cui 68 italiani.
Lo hanno annunciato nelle scorse ore i vertici della compagnia aerea tirolese, controllata da una cordata di imprenditori altoatesini, con sede a Innsbruck in Austria.
"La crisi attuale è anche peggiore di quella che ci ha colpito dopo l’11 settembre – ha detto Rupert Leitner, presidente dell’Air Alps al settimanale l’Espresso -. Il contraccolpo si è fatto sentire: i passeggeri che hanno scelto Air Alps sono calati del 30 per cento e di conseguenza sono calati anche i guadagni. Per recuperare terreno, bisogna risparmiare e trovare denaro fresco: in vista un aumento di capitale, ma soprattutto un taglio dei collegamenti ed il ricorso alla cassa integrazione".
La riduzione dell’orario di lavoro sarà diversa a seconda dell’ambito di attività. Oscillerà dal 20 al 50 per cento delle ore. "Questo provvedimento – ha aggiunto Leitner – avrà effetti al massimo fino alla fine di ottobre".
L’orario invernale dei voli, in vigore vino a fine marzo, e il volo da Bolzano a Roma non dovrebbero subire cambiamenti. I tre collegamenti giornalieri per la Capitale infatti non saranno cancellati. Anche perché secondo il presidente dell’Abd Engelbert Ritsch, su questa tratta il numero di passeggeri è addirittura in aumento.
Valentina d’Angella