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Ogre II, stop alle operazioni di ricerca dei due alpinisti dispersi

Si sono interrotte le ricerche dei due alpinisti americani, Kyle Dempster e Scott Adamson, dispersi sull’Ogre II dal 22 agosto. Lo scorso sabato due elicotteri militari pakistani, grazie al bel tempo, erano riusciti a decollare da Skardu e a raggiungere il campo base sul Choktoi Glacier per prendere a bordo l’alpinista Thomas Huber, che con la sua esperienza su quelle montagne avrebbe potuto aiutare nelle operazioni di ricerca in volo.

Dopo un primo sorvolo senza risultati sulla parete nord dell’Ogre II, dove Kyle e Scott erano stati visti l’ultima volta, sulla cresta est, da dove era prevista la via di discesa, e sul ghiacciaio tra l’Ogre II e l’Ogre I; altri due elicotteri hanno compiuto diverse ricognizioni, anche in alta quota, senza trovare segni dei due alpinisti.

Alla luce di queste ultime ricerche, il team ha ritenuto che le possibilità di trovare Dempster e Adamson ancora vivi fossero davvero scarse, in considerazione anche del lungo tempo trascorso sulla montagna in condizioni meteo quasi sempre tempestose. Pertanto, valutata anche l’elevata pericolosità delle missioni di soccorso, le famiglia hanno deciso di porre fine agli sforzi di ricerca.

Non era la prima volta che i due alpinisti tentavano la parete nord dell’Ogre II: l’anno scorso erano quasi giunti alla vetta quando Adamson si fratturò una gamba, costringendo alla ritirata, durante la quale si ruppe una sosta. La caduta fu di un centinaio di metri sul ghiaccio e i due alpinisti si salvarono per pura fortuna.

Adamson e Dempster erano considerati tra i più forti alpinisti del momento. Kyle aveva vinto per due volte il Piolet d’Or, uno nel 2009 per aver aperto una nuova via sul Xuelian West in Cina, l’altro nel 2012 per la salita dell’Ogre I dalla parete sud. Scott aveva alle spalle diverse salite dure su cime inviolate in Nepal e molte aperture di vie in Alaska.

 

(Photo courtesy Kyle Dempster)

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