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Sviluppo in montagna, niente fondi per Brescia e Bergamo

Photo courtesy of Luca Giarelli
Photo courtesy of Luca Giarelli

La Leonessa d’Italia e la Città dei Mille non saranno comprese nei progetti di sviluppo delle aree interne che il Governo ha in agenda: l’esito del bando della Regione Lombardia ha destato scalpore, per ovvi motivi, dato che entrambe le provincie si trovano in zone prealpine.

Saranno stanziati 100 milioni di euro, in sei anni, per le infrastrutture, la valorizzazione delle risorse locali e il recupero dei centri storici; dopotutto, l’Italia non è fatta solamente dalle grandi città, bisogna includere anche i piccoli comuni che non superano le duemila anime.

Nella lista ci sono, al primo posto, Alta Valtellina e Val Chiavenna. Un ulteriore bando ha accordato dei finanziamenti a Oltrepò Pavese e Alto Lario, mentre non c’è stato niente da fare per Val Sabbia e Val Trompia; solo una medaglia di legno per le valli bergamasche. Altro che Olimpiadi.

Eppure l’idea che vuole sostenere i territori meno considerati rischia, ora, di provocare degli svantaggi ad alcuni di essi – lasciando la Val Camonica nel dimenticatoio, ad esempio.

Sembrerebbe che qualcuno, in giunta, debba fare un ripassino di geografia.

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