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Arrampicata ed elezioni USA: scala la Trump Tower e viene arrestato

Un “climber” ha tentato di effettuare (illegalmente) la prima salita della Trump Tower di New York City. Il metodo utilizzato è quello riconducibile alle spy stories televisive che vogliono l’eroe alle prese con ventose, nel caso tecnologiche. Dopo aver scalato 10 piani in poco meno di due ore e aver proseguito per altri dieci con una progressione tranquilla, al ventesimo è stato intercettato dalla polizia della Grande Mela che lo ha acciuffato, dopo aver d’dapprima provato a bloccarlo smontando i vetri del palazzo, tirato dentro l’edificio ed arrestato.

Il NY Daily News ha riferito che il nome dello scalatore è Stephen Rogata, della Virginia. Aveva con sé striscioni e volantini, che però non ha avuto l’opportunità di utilizzare. In un video postato su YouTube Stephen ha spiegato che voleva salire la torre per ottenere un incontro privato con Trump.

Un collaboratore del candidato Trump ha rilasciato una dichiarazione sull’impresa miseramente interrotta: “Quest’uomo ha cercato di attuare una trovata ridicola e pericolosa. Ci sono danni all’edificio e ha causato il dispiegamento inutile della più eccellente forza di Polizia, che ha ben altro di cui occuparsi”. Sarà, ma anche le “trovate” di Trump, candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti e proprietario dell’edificio, qualche danno rischiano di provocarlo.

 

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Un commento

  1. merito della tecnologia..c’e’ poco da vantarsi.Invece la ricerca continua su suole sempre piu’ grippanti …effetto geco.

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