Alpinismo

“Li ho visti cadere, Noppa ha battuto la testa”

Rosa Morotti ancora una volta testimone di una tragedia personale, su una cresta, esposta, ma non difficilissima; un orrore che si ripete nove anni dopo quel  29 aprile, quando sulla cresta terminale del Dhaulagiri, uno degli ottomila più difficili in Nepal, Sergio della Longa, suo marito e compagno di cordata, bravissimo alpinista, era scivolato precipitando in un canale roccioso e sbattendo la testa, rimanendo per sempre su quell’immensa montagna. Lei peraltro aveva riportato dei congelamenti.

L’altro ieri, verso le 14, in discesa dalla vetta del Bernina raggiunto salendo dalla capanna Tschierva, lungo la bellissima cresta della Biancograt ad una quota approssimativa di 3900 metri la guida grigionese Norbert Joss, Nappa per gli amici, in cordata con i bergamaschi Giovanni Lanfranchi, di Seriate, e Anna Filisetti, originaria di Clusone e abitante a Longuelo, sono precipitati per oltre 200 metri a causa della caduta di uno dei tre. Non si sa chi, ma la dinamica sembra molto chiara, del resto raccontata da Rosa espertissima alpinista. “Ho sentito un rumore e ho alzato la testa” e li ha visti precipitare per poi fermarsi sul ghiacciaio. Due davano segni di vita, “il terzo con il caschetto bianco era immobile”, Rosa ha intuito immediatamente la drammaticità dell’accaduto.

“Avrà fatto quella via centinaia di volte, la conosceva come le sue tasche. Poi, per una cavolata…”. Un dolore e un rimpianto che Rosa non riesce a nascondere pur essendo una donna di grande tempra, per il compagno e amico perso in queste ore e per il riaffiorare del ricordo vivo di Sergio, per la sua vita che aveva  ricominciato a sorriderle con la gioia di salire le montagne che ama insieme agli amici.

I due feriti sono in condizioni controllate, ma rimangono gravi.

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