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“Climber, siete pregati di lasciare il trapano a casa”

Recentemente l’alpinista polacco Marcin Tomaszewski ha deciso di spittare gli ultimi 20 metri della via Thor, un monotiro su Preikestolen, il Pulpito di Roccia, in Norvegia, creando un bel po’ di malumori nella comunità norvegese.

Il club locale di arrampicata BRV, Bratte Rogalands Venner, ha così pubblicato sul proprio sito web una nota ufficiale in merito, scrivendo: “È ovvio che la maggior parte delle vie dirette richiederebbero una spittatura, ma sarebbe una grande perdita se queste impressionanti linee non ancora scalate fossero ridotte a banali (seppur complicati) tiri sportivi.”. “Per favore, lasciate il trapano a casa e se siete in dubbio, si prega di contattare la comunità locale, che sarà lieta di aiutare” ha aggiunto il climber norvegese Øyvind Salvesen, che ha aperto poche settimane fa, con Jon Egil Auestad, #Norwegianstyle, una nuova via d’arrampicata trad proprio a Preikestolen.

La BRV elenca inoltre le regole etiche relative alla spittaura da applicare nella contea di Rogaland, dove si trova il Pulpito di Roccia, ma anche in tutta la Norvegia:

  1. In generale, gli spit non dovrebbero essere piantati in montagna, ma solo sulle scogliere dove si pratica l’arrampicata sportiva;
  2. gli spit non devono essere collocati su linee che sono scalabili con protezioni tradizionali;
  3. il club di arrampicata e la comunità locale dovrebbe essere consultato prima di effettuare spittature;
  4. il posizionamento degli spit non deve essere fatto senza il consenso del proprietario del terreno

Tomaszewski ha risposto positivamente all’appello affermando che avrebbe personalmente rimosso gli spit nel prossimo futuro cercando di aprire la via in stile trad.

Dichiarazione integrale del BRV: qui

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