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Max e il cane ideale

Un montanaro tutto d’un pezzo, ha “urlato” da questo sito in tema di cani e rifugi alpini: “I cani teneteveli a casa vostra! I rifugi sono di tutti, fortunatamente, e i proprietari di cani sono una netta minoranza. Così come è proibito fumare, sputare per terra, entrare in camera con gli scarponi, così i CANI DEVONO STAR FUORI!!!”

“Ciao, anzi, bau. Lo scorso febbraio Tommaso mi ha caricato di tutta fretta sull’elicottero giallo. A me piace molto perché durante il volo mi dà i miei biscotti preferiti. Ci ha portato sulla montagna, sopra il bosco, c’ero stato d’estate con Tom, salendo al rifugio. Lui con me si diverte molto e io lo assecondo quando mi ordina di correre di qua e di là, di stare fermo e fare cuccia. C’era molta polvere gelata che turbinava sotto l’elicottero e appena sono saltato giù ho sentito l’odore di uomini. C’erano blocchi di neve tutto attorno, ma l’odore era forte. Ho guardato Tom, che era molto serio, e io ho capito. Mi ha detto: “cerca” e io ho seguito il mio naso dietro quell’odore forte di umano, anche di paura. Era sempre più vicino e ho iniziato a scavare. Tom mi ha fermato. Io mi sono seduto lì vicino a lui che con la pala ha scavato insieme con i suoi amici e dopo poco è comparso un colore e poi l’odore è diventato fortissimo. Respirava ancora e quando mi hanno caricato di nuovo sull’elicottero Tom sorrideva, mi ha dato doppia razione di biscotti e mi ha tenuto il muso tra le sue gambe.”

Una sigaretta, uno sputo o la cacca sotto gli scarponi non ti salvano la vita. Troppo facile? Anche la legge si occupa dei diritti degli animali, ma anche di chi è con loro. La tradizione poi è da sempre complice della convivenza tra animali e umani. Da qualche anno, se escludiamo ospedali, asili, mense, e probabilmente qualche altro specifico luogo, anche se negli ospedali ci sono delle particolari eccezioni di bimbi e anziani che traggono beneficio dalla compagnia di animali, i cani trovano sempre più accoglienza, purché gestiti. Ormai è difficile essere respinti con il cane da un ristorante, a maggior ragione se stellato. Ma anche negli alberghi c’è sempre maggiore disponibilità. Perfino alcuni supermercati lasciano accesso agli amici quadrupedi o si attrezzano per ospitarli all’ingresso. Nelle chiese i cani non entrano per tradizione, anche se una domenica dell’anno viene dedicata alla loro benedizione. Cristo poi venne al mondo tra un bue e un asino e son sicuro che Papa Francesco non avrebbe nulla da ridire se i parroci iniziassero a far entrare sotto le grandi e fresche volte delle basiliche gli amici quadrupedi. Magari con moderazione.

Stupisce invece come perfino i cani del Soccorso Alpino in molti rifugi di montagna non possano categoricamente entrare. Come dire: “Son buono per salvarti la vita, ma non per accucciarmi in casa tua, magari in un angolo piccolo”.

Non sappiamo se Vincenzo Torti, neo presidente del CAI, che è un fine giurista oltre che un montanaro di buon senso, vorrà mettersi in mezzo a una questione canina, ma anche i soci che in montagna ci vanno con i loro cani qualche diritto l’avranno pure, anche se come dice il montanaro DOC “sono una minoranza”. Magari semplicemente invitando i rifugisti che si fregiano dell’aquila alpina ad essere benevoli e ospitali anche nei confronti dei cani e di si accompagna con loro, togliendo magari l’alibi dell’odioso regolamento almeno per quel che riguarda l’accesso in un’area dedicata e lasciando alla disponibilità di ognuno l’espressione di una generosità verso gli amici a quattro zampe.

Diteci la vostra!

Pensate che i cani accompagnati possano avere un’area dedicata nei rifugi alpini?

Pensate che i cani possano soggiornare e/o pernottare nei rifugi, compatibilmente alla disponibilità di posto e spazi dedicati?

#canineirifugi

 

 

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