Cronaca

Muzzerone, escursionista salvato in extremis

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PORTO VENERE, La Spezia — Terribile incidente per un escursionista 60enne lo scorso weekend sul Muzzerone, nella falesia della Cayenna. L’uomo è precipitato per alcuni metri mentre scendeva, ed è finito proprio al di sotto dell’imponente parete a picco sul mare. Le urla dell’amico sono state fortunatamente avvertite: l’elicottero del Soccorso Alpino l’ha recuperato in parete, pochi minuti prima che calasse il buio.

Il 60enne di La Spezia domenica scorsa stava facendo un’escursione sul famoso monte Muzzerone, e si trovava con un amico sulla Cayenna, un luogo impervio e di difficile accesso. Durante la fase di discesa è accaduto l’incidente, che l’ha visto precipitare nel vuoto per alcuni metri: la caduta gli ha causato più traumi e una frattura alla gamba, che l’ha reso impossibilitato a muoversi.
 
L’uomo, finito al di sotto dell’imponente parete a picco sul mare, e dovuto così rimanere lì, in attesa dei soccorsi. Nel frattempo l’amico si è arrampicato su un pilastro di roccia per cercare di dare l’allarme: il cellulare infatti in quella zona non aveva rete per chiamare, e l’unico modo era quello di gridare aiuto, nella speranza di essrre sentiti da qualcuno.
 
Fortunatamente così è stato, e la squadra di turno fisso al Muzzerone del Soccorso Alpino della Spezia ha immediatamente raggiunto il ferito. Alcuni soccorritori sono scesi con le corde e hanno raggiunto l’escursionista, mentre l’elicottero Pegaso 3 del 118 di Massa in pochi minuti è arrivato sul posto e si è fermato con le pale a pochissimi centimetri dalla parete soprastante.
 
Le operazioni sono state una vera corsa contro il tempo. Il buio infatti, era alle porte, e se l’elicottero non fosse arrivato in fretta, non avrebbe potuto più intervenire una volta scesa l’oscurità. Dal velivolo invece, un medico, un infermiere e una guida del soccorso alpino sono stati calati in parete, e, dopo aver stabilizzato e imbarellato il 60enne, l’hanno recuperato con il verricello. Il ferito è stato poi è trasportato all’ospedale di Massa.
 
 
 
 
Foto courtesy of Gulliver.it

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