AlpinismoAlta quota

Everest: work in progress

KATHMANDU, Nepal –  Il campo base dell’Everest è piuttosto movimentato negli ultimi giorni, certo la presenza di circa 400 persone, a cui si devono aggiungere più di 500 lavoratori d’alta quota, aiuta. Un enorme e frenetico villaggio.

Gli alpinisti aspettano che gli sherpa terminino il lavoro sulla montagna, sempre con un occhio al meteo, essenziale per pianificare un tentativo di vetta. Nel frattempo continuano le rotazioni e l’acclimatamento, sebbene la maggior parte dei team sia oramai pronta: è oramai solo una questione di pazienza.

Gli Icefall doctor dal canto loro lavorano senza sosta, ostacolati dalle valanghe, che spazzano via le vie attrezzate, costringendo a riposizionare scalette e corde. Settimana scorsa la parete del Lothse era stata chiusa a causa di un distaccamento di ghiaccio poco prima di campo 3, ma i solerti “dottori” hanno subito risolto. Fino a Colle Sud è oramai tutto attrezzato, entro metà di questa settimana anche il fissaggio delle corde fino alla vetta dell’Everest e del Lothse sarà ultimato. I planning delle spedizioni sono salvi.

In tutto questo brulicare, ieri è arrivato al campo base, in elicottero, anche il capo del partito maoista Pushpa Kamal Dahal. Una toccata e fuga di 15 minuti in cui sono stati elargiti auguri agli alpinisti e complimenti per il lavoro svolto dagli sherpa.

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