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A giugno apre la Stonehenge delle Alpi

Photo courtesy Ansa.it
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AOSTA – 47 anni fa veniva ritrovata l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, Aosta. Un ritrovamento di straordinaria importanza, avendo consentito di svelare i segreti di oltre 6.000 anni di storia dell’uomo: il sito nato come santuario nell’Età del rame, con tanto di simulacri di culto (prima pali lignei, poi stele che riproducono la figura umana), fino all’Età del ferro rivestì una funzione funeraria grazie a imponenti monumenti funebri costruiti con grandi pietre, i megaliti, come il grande dolmen su piattaforma triangolare.

In sei metri di stratificazione archeologica sono racchiuse testimonianze importantissime, che saranno valorizzate da un’avveniristica struttura architettonica e 9.821 metri di spazio, che aprirà a metà giugno al pubblico. Oltre all’area archeologica, nasceranno un museo, un centro di ricerca per l’archeologia preistorica e protostorica, una sede per esposizioni temporanee, delle sale civiche a servizio del quartiere, dei negozi e un bar ristorante.

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