News

Friuli: gli imprudenti paghino i soccorsi

immagine

UDINE — Dal 2009 in Friuli Venezia Giulia l’elisoccorso della Protezione civile potrebbe diventare a pagamento. Non per tutti naturalmente, ma solo per quelli che finiscono nei guai colposamente, per imperizia o imprudenza. Questa la proposta all’esame del consiglio regionale. Se la legge dovesse passare, la regione si uniformerebbe alla prassi già in uso altrove, come in Val d’Aosta e Veneto.

Andare in montagna, ormai lo si è detto in tutti i modi, può essere pericoloso ed è necessario quindi essere preparati e coscienti di quello che si fa. Ma siccome sempre più numerosi si fanno gli incidenti dei cosiddetti "turisti della domenica" il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha presentato al consiglio regionale una proposta per far diventare i soccorsi in quota a pagamento.
 
I commi 7 e 8 dell’articolo 5, inserito nella legge Finanziaria 2009, prevedono che gli interventi dell’elisoccorso a carico del contribuente siano solo quelli dovuti all’imperizia, all’incoscienza e alla sbadataggine dei turisti. Vale a dire, pagheranno le operazioni coloro che si cacceranno nei guai in maniere colposa e non accidentale, coloro che si avventurano in montagna in maniera incosciente e irresponsabile, e che costringeranno all’intervento per negligenza personale.
 
I soccorsi in quota con l’elicottero infatti, costituiscono una spesa considerevole per gli enti, pari a cira 1500 euro all’ora. Senza contare che in media un’operazione dura circa un’ora e mezza.
 
"Non è solo per una questione di risparmio che abbiamo deciso di prevedere l’elisoccorso a pagamento – ha dichiarato l’assessore alla Protezione civile Vanni Lenna -. Anzi, il motivo principale è un altro ed è quello di educare e responsabilizzare il numero sempre crescente di turisti ed escursionisti che vanno in montagna. Non si può, non si deve scherzare quando si va in quota, né è giusto che i costi dovuti all’imprudenza o alla sbadataggine di qualcuno siano a carico dell’intera comunità regionale".
 
E rispetto al discrimine che distingua l’intervento a pagamento da quello gratuito Lenna spiega: "Premesso che stiamo parlando solo dell’elisoccorso di Protezione civile cui compete la ricerca di persone scomparse e il trasporto di cadaveri, giacché l’elisoccorso di natura sanitaria affidato al 118 è e rimane gratuito, definiremo con un apposito regolamento tutte le fattispecie di richiesta impropria e le procedure applicative".
 
Se la proposta dovesse passare, il Friuli Venezia Giulia andrebbe ad ingrossare la schiera delle regioni che hanno già adottato provvedimenti del genere, che fissano alcune operazioni di salvataggio a carico del soccorso. In Val d’Aosta e in Veneto per esempio al momento per esempio, sono previsti dei ticket se la richiesta di elisoccorso risulta incongrua o impropria, per esempio quando ai recuperi non consegue un ricovero in pronto soccorso. Il ticket, relativo all’uscita dell’elicottero, è piuttosto salato ed è nell’ordine delle centinaia di euro.
 
 
 
Valentina d’Angella

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close