Per Natale meglio un abete vero
MILANO — Abeti, addobbi e palline colorate. Con l’inizio di dicembre è partita la corsa all’acquisto degli alberi di Natale, che quest’anno, nelle case degli italiani, saranno per la maggior parte veri. Secondo le stime della Coldiretti, ne saranno acquistati 6 milioni e mezzo: una scelta che, oltre a rendere più "naturali" le feste, a quanto pare fa anche un favore all’ambiente.
Saranno venduti anche molti anche gli alberi di plastica, prodotti quasi tutti in Cina: le stime sono intorno ai 5 milioni. Ma a quanto pare, le vendite di questo prodotto stanno calando anno dopo anno: piacciono meno, e soprattutto, inquinano di più: per produrli e trasportarli si consuma petrolio e si liberano gas serra. E lo smaltimento ha tempi davvero lunghi: per ogni albero ci vogliono circa 200 anni.
L’acquisto di abeti veri invece, fa bene all’ambiente: parola di Coldiretti. La crescita di questi alberi, innanzitutto, contribuisce alla produzione di ossigeno e al consumo di anidride carbonica. In secondo luogo, la loro coltivazione avviene su terreni montani che altrimenti verrebbero abbandonati, andando incontro al degrado idrogeologico. Una piccola percentuale di abeti è di origine selvatica, e arriva sul mercato grazie ai diradamenti forestali attuati per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco.
Qualche consiglio per curare meglio il proprio abete di Natale? La Coldiretti suggerisce di acquistarlo in anticipo per dargli modo di "adattarsi all’ambiente e distendere bene i rami", di posizionarlo in un angolo fresco e luminoso, lontano da fonti di calore e riparato dalle correnti d’aria.