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Alaska, crescono i ghiacciai
JUNEAU, Alaska — I ghiacciai dell’Alaska hanno ripreso a crescere dopo oltre due secoli di progressiva riduzione. Il sorprendente aumento di massa è stato osservato dai satelliti della Nasa e ha mandato in fibrillazione il mondo scientifico che non si aspettava una tale inversione di tendenza.
Un’enorme quantità di neve, caduta lo scorso inverno, seguita da mesi insolitamente freddi. Queste le cause che avrebbero provocato l’inaspettato e deciso aumento delle masse glaciali in Nord America, osservato recentemente dai satelliti.
"Per decenni il bilancio di massa, ossia la differenza tra la neve caduta d’inverno e quella che si scioglieva d’estate, è stato negativo – ha detto Bruce Molnia, glaciologo dalla Geological Survey -. Questo fenomeno ha fatto perdere ai ghiacciai dell’Alaska 12mila chilometri cubi di spessore in due secoli. Ma quest’anno è accaduto il contrario, grazie ad un’estate con temperature di 3 gradi inferiori alla media".
Difficile resistere alla tentazione di considerare questa crescita inaspettata come un "segnale" piuttosto che come un’eccezione. Alcuni esperti hanno già calcolato che una decina di estati così potrebbero far pensare all’inizio di una piccola era glaciale, che nel giro di un secolo potrebbe riportare i ghiacciai alla loro massa originaria.
Difficile resistere alla tentazione di considerare questa crescita inaspettata come un "segnale" piuttosto che come un’eccezione. Alcuni esperti hanno già calcolato che una decina di estati così potrebbero far pensare all’inizio di una piccola era glaciale, che nel giro di un secolo potrebbe riportare i ghiacciai alla loro massa originaria.
Ma, restando con i piedi per terra, i più concordano sul fatto che per ora ogni proiezione è prematura.