Scienza e tecnologia

Nepal, alta quota protagonista al Nast

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KATHMANDU, Nepal — Ricerca italiana e ricerca d’alta quota saranno protagoniste del summit scientifico organizzato dalla Nepal Academy of Science and Technology a Kathmandu dal 10 al 12 novembre. La quinta conferenza nazionale su scienza, tecnologia e innvazione per lo sviluppo del Nepal vedrà infatti il coinvolgimento dal Comitato EvK2Cnr, oltre che come sponsor, anche come ente di primo piano nella ricerca scientifica, in particolare nel settore ambientale con i progetti dell’Hkkh Partnership Project. 

La conferenza del Nast si aprirà lunedì 10 novembre in sessione plenaria e poi si articolerà in diverse tavole rotonde tecniche che affronteranno temi relativi ad agricoltura, biotecnologie, medicina, statistica, ingegneria, chimica, biologia, botanica, energie rinnovabili, allevamento, information technology, geologia, meteorologia, scienze ambientali, cambiamenti climatici e biodiversità.
 
Proprio su questi ultimi aspetti di ricerca scientifica si concentreranno gli interventi dei ricercatori del Comitato EvK2Cnr, che presenteranno i loro progetti di ricerca sul clima, la medicina e la biodiversità in alta quota. Tra i relatori, Sandro Lovari, Elisa Vuillermoz, Gianni Tartari, Anna Milvia Boselli e Annalisa Cogo.
 
Bastian Flury, Nepal Project Coordinator del Comitato EvK2Cnr, parlerà più in generale del progetto di parnership Hkkh, che al momento vede il Comitato EvK2Cnr e il Nast collaborare su diversi fronti. Tra i progetti in corso, c’è anche la costruzione del primo laboratorio nepalese per analisi dendrocronologiche, un sistema di datazione assoluta del legno che permetterebbe di avere informazioni sull’evoluzione del clima e dell’ambiente in cui sono cresciuti gli alberi analizzati.

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