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Funghi tossici, allarme sulle Orobie

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BERGAMO — E’ allarme intossicazione da funghi nelle valli bergamasche. Negli utlimi dieci giorni infatti, sono stati registrati 12 casi di intossicazione, per lo più da chiodini, funghi tra i più noti e conosciuti, appartenenti al genere Armillaria, che le piogge di questi giorni hanno fatto crescere in maniera particolarmente abbondante. La autorità raccomandano prudenza e rispetto delle norme di cottura.

Una dozzina di casi di intossicazione da fungo in meno di 10 giorni registrati nei Pronto soccorso degli ospedali di città e provincia di Bergamo. E’ allarme nelle valli bergamasche per intossicazioni da chiodini, un fungo del genere Armillaria molto noto e diffuso.
 
Le piogge abbondanti degli ultimi giorni infatti, hanno fatto spuntare numerosi chiodini, raccolti evidentemente da molte persone, non tutte forse a conoscenza delle regole di cottura necessarie a neutralizzare le proprietà nocive del fungo.
 
"La commestibilità del genere armillaria non è assoluta, bensì condizionata – ha dichiarato alla stampa Luciano Suardi, responsabile dell’Ispettorato micologico del Dipartimento di prevenzione medico dell’Asl -: il fungo fresco contiene delle sostanze tossiche termolabili che possono essere neutralizzate solo dopo adeguate modalità di cottura".
 
Le regole per una sicura assunzione del fungo consistono innanzitutto nella scelta di esemplari non troppo grossi e maturi, con le lamelle scure. Bisogna poi scartra il gambo fino all’anello, mangiando solo il cappello, quindi farli prima in pentola senza coperchio per 15 minuti, poi in farli cuocere in padella per almeno mezzora.
 
I micologi dell’Ispettorato dell’Asl rimarranno a disposizione per controllare i funghi raccolti, o per qualsiasi consulto o informazione.
 
 
Valentina d’Angella

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