SARNEN, Svizzera — Il lupo è ricomparso, dopo ben 160 anni, sulle montagne della Svizzera centrale. Pochi giorni fa, abitanti e pastori del paesino di Sachseln si sono trovati di fronte a nove pecore sbranate da un esemplare proveniente, con ogni probabilità, dal nostro paese. Ora le autorità stanno predisponendo piani che possano garantire la convivenza di uomini e lupi.
Le prove sono inconfutabili: impronte, tracce con resti di Dna e persino una foto. Sembra ormai certo che il colpevole della strage di ovini avvenuta a metà novembre in Val di Melch sia un grosso lupo, che secondo le autorità avrebbe raggiunto le montagne del canton Obwald provenendo dall’Italia.
Sulle Alpi piemontesi, in particolare nelle zone di Torino e Cuneo, in Val Varaita, vivono infatti alcuni branchi di lupi. Occasionalmente, alcuni esemplari si allontanano e si spingono vicino ai confini svizzeri: di recente, per esempio, sono stati segnalati avvistamenti in Val Vigezzo e nel Verbano.
Uno di questi esemplari potrebbe essersi avventurato oltreconfine. Certo è che l’arrivo del predatore sul territorio svizzero ha colto di sorpresa gli abitanti della zona, che ora stanno cercando di organizzarsi per la forzata convivenza. Le autorità starebbero già predisponendo un piano sulla base delle direttive federali in materia.
Uno di questi esemplari potrebbe essersi avventurato oltreconfine. Certo è che l’arrivo del predatore sul territorio svizzero ha colto di sorpresa gli abitanti della zona, che ora stanno cercando di organizzarsi per la forzata convivenza. Le autorità starebbero già predisponendo un piano sulla base delle direttive federali in materia.
