Alpinismo

Makalu, dietrofront per House e soci

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KATHMANDU, Nepal — Pezzi di roccia e ghiaccio come proiettili vaganti, trascinati senza controllo da venti infernali. Steve House, Vince Anderson e Marko Prezelj sono stati costretti a rinunciare alla sfida sulla Ovest del Makalu dopo una tremenda notte ai piedi della parete, che non hanno potuto nemmeno attaccare a causa delle pessime condizioni meteo.

I tre alpinisti, che avevano programmato per questi giorni la scalata della Ovest del Makalu in stile alpino lungo una via nuova, hanno dovuto rinunciare al progetto. Partiti venerdì dal campo base, hanno passato la notte a 6.400 metri, proprio ai piedi della parete, con l’intenzione di attaccarla in mattinata. Ma sono stati costretti a tornare al campo base senza toccarla.
 
"Il vento era sempre più violento – racconta House -. Staccava dalla parete pezzi di ghiaccio e roccia che colpivano e strappavano la nostra tenda. Uno di quei proiettili ha colpito la tazza di Marko mentre faceva colazione: l’abbiamo letto come un segno che non era il momento giusto per noi. Così abbiamo fatto fagotto e siamo tornati al base".
 
Il problema, ora, sono i tempi. Il permesso di salita dei tre alpinisti sta per scadere, e il tempo nei prossimi giorni è ancora incerto. Secondo quanto riferito da House nell’ultima telefonata, lui e i compagni vorrebbero estendere il permesso per fare un nuovo tentativo sulla parete. Ma, prima di prendere una decisione definitiva, vogliono analizzare le previsioni meteo nei minimi dettagli.
 
Sara Sottocornola

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