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Usa, polemica sulla caccia ai lupi grigi

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WASHINGTON, Stati Uniti — E’ polemica in America sulla riapertura della caccia al lupo grigio. Secondo il governo infatti, il feroce predatore non sarebbe più in via di estinzione e anzi, gli esemplari sulle Montagne Rocciose sarebbe diventati troppi e costituirebbero un pericolo per la selvaggina e i pascoli montani. Al contrario per ambientalisti e animalisti la specie è sempre a rischio di scomparire e per questo deve rimanere protetta.

La battaglia sulla riapertura della caccia al lupo grigio delle Montagne Rocciose è in corso da più di un anno in America, e vede schierati da una parte il governo degli Stati Uniti, appoggiati dagli allevatori di bestiame, ovini in particolare, oltre che dai cacciatori, e dall’altra animalisti e ambientalisti.
 
Lo scorso luglio i difensori del lupo ottennero il primo round, quando il Tribunale federale di Washington diede loro ragione nella causa contro la caccia al predatore. Questo weekend però il braccio di ferro è ricominciato, con l’annuncio da parte del governo federale della presentazione del ricorso.
 
Secondo quanto sostiene il Fish and Wildlife Service, il Dipartimento del Governo federale che si occupa della fauna sul territorio, il numero degli esemplari di lupo grigio sulle Montagne Rocciose, in particolare nel Parco Nazionale di Yellowstone, sarebbe notevolmente aumentato negli ultimi tempi. Dal ’95 gli animali si sarebbero moltiplicati e oggi non sarebbero più in via di estinzione, di conseguenza la caccia può e deve essere riaperta.
 
Il Fish and Wildlife Service avverte che i lupi grigi oggi sono poco più di 1500, un numero che tende a diminuire d’inverno per via del freddo e della mancanza di cibo. Secondo il dipartimento è importante gli esemplari non aumentino oltre queste cifre, perché per nutrirsi gli animali attaccano pascoli e selvaggina, procurando così gravi danni agli allevatori e all’equilibrio naturale.
 
Dal momento che i lupi grigi crescono in media del 24 per cento all’anno, per il Fish and Wildlife Service l’unico modo di fermarli è cacciarli. A sostegno di questa posizione si schierano l’Associazione della caccia e l’Associazione degli allevatori di bestiame, che ricordano come il lupo grigio sia un feroce allevatore, pericoloso per gli uomini come per i pascoli.
 
Di tutt’altro avviso gli ambientalisti e gli animalisti, che innanzitutto contestano le statistiche degli oppositori. Affermano infatti che circa un quarto di lupi grigi muore entro il primo anno, perché alcuni vengono uccisi dai cacciatori di frodo o, se attaccano gli ovini e i bovini, dagli allevatori di bestiame, o anche dalle malattie e dalla fame.
 
E’ necessario dunque che i lupi grigi rimangano specie protetta, anche in quanto parte della storia americana. Negli Stati Uniti infatti, questi animali sono animali leggendari, tra i protagonisti dell’epopea del West. Nel parco di Yellowstone, tra il Wyoming e il Montana, se ne trovano circa 350, e ogni anno decine di migliaia di persone li studiano e ne seguono gli spostamenti con potenti cannocchiali.
 
 
Valentina d’Angella

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