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Manifesto per l’autonomia della montagna

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ASIAGO — "Giù le mani dal nostro tesoro". Questo uno degli slogan dei sindaci e dei presidenti di Comunità montane da tutta Italia, che questo weekend si sono radunati sull’altopiano di Asiago in occasione della manifestazione "La montagna alla montagna" organizzata dall’Uncem per rivendicare l’autogoverno del territorio montano e delle sue risorse.

Vogliono autonomia, in tutti i sensi: politica, amministrativa, culturale, scolastica ed economica. Ecco la richiesta degli amministratori dei territori montani italiani, presi di mira negli ultimi mesi dai tagli del governo ed esclusi, a loro dire, dal tavolo delle decisioni politiche. Ora vogliono alzare la voce, e così sindaci e presidenti delle comunità montane hanno organizzato una manifestazione ad Asiago, cittadina scelta in memoria del celebre scrittore di montagna Mario Rigoni Stern, scomparso da pochi mesi.
 
Durante la manifestazione, che si è accesa di proteste e discussioni, è stato condiviso il "Manifesto di Asiago", ossia il nuovo patto fra città e montagna che punta sull’autonomia territoriale come unico modo in cui le "montagne italiane potranno diventare sostenibili e sicure, e tramandare alle future generazioni sia il patrimonio naturale che quello culturale ed etico".
 
"Basta con il saccheggio delle nostre risorse – ha detto il presidente dell’Uncem Enrico Borghi durante la manifestazione -. Basta discutere di come sventrare le nostre valli per far correre treni velocissimi o realizzare elettrodotti e gasdotti per le industrie, mentre noi stiamo a guardare, visto che non ci vogliono più al tavolo delle politica e ci lasciano fuori dalle liste del parlamento. Non staremo zitti e tranquilli a vedere che ci chiudono le scuole, ci espropriano l’acqua facendocela pagare come nelle grandi città, e addirittura ci mettono alla berlina come costo della politica!”.
 
La manifestazione, organizzata dall’Uncem, ha visto la partecipazione attiva di Legautonomie, Federlegno-Arredo, Aem, Cai, Federbim, Federforeste, Federparchi, Formez, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Cia, Confagricoltura e di molti sindacati. Tra i presenti, anche l’onorevole Laura Froner, vicepresidente del gruppo amici della montagna del Parlamento.
 
Sara Sottocornola

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