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Frattini: più ricerca in Karakorum

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ISLAMABAD, Pakistan – Nuove stazioni di monitoraggio in alta quota e più investimenti sulla ricerca climatica in Karakorum. Punta sull’ambiente, oltre che sull’agricoltura e l’archeologia, il programma di cooperazione internazionale con il Pakistan che il Ministro degli Esteri Franco Frattini, poche ore fa ad Islamabad, ha annunciato di voler potenziare. Nella capitale pakistana, il Ministro ha anche incontrato Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr, l’ente italiano più attivo in Karakorum con progetti di ricerca ambientale e cooperazione.

Una missione di “amicizia”, per dare un segnale di sostegno al processo democratico avviato dal neo-presidente Zardari e alla lotta al terrorismo promossa dal nuovo governo. Questo l’obiettivo del viaggio a sorpresa in Pakistan di Franco Frattini, uno dei primi Ministri europei a sbarcare laggiù dopo l’attentato all’hotel Marriott di qualche settimana fa.
 
Frattini, arrivato a Islamabad nelle scorse ore, ha annunciato il sostegno al nuovo governo pakistano, che a suo parere potrà crescere e rafforzarsi solo con l’appoggio internazionale. E ha parlato di come questo sostegno verrà concretizzato da parte italiana: “Il mese prossimo l’Italia convertirà i 100 milioni di euro del debito pakistano col nostro Paese in investimenti e commesse all’Italia".
 
Tra le misure annunciate da Frattini per sostenere il Pakistan, anche maggiori investimenti nei programmi di cooperazione internazionale, in particolare quelli orientati alla ricerca ambientale e climatica. In questo settore, l’Italia coopera già da anni e con ottimi risultati insieme a governo ed enti pakistani su progetti di rilevanza internazionale come quelli promossi e gestiti dal Comitato EvK2Cnr: Karakorum Trust e Share.
 
“E’ un segno di grande attenzione verso questo Paese – ha commentato Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr, anch’egli in Pakistan per una missione istituzionale -. Proprio oggi ho avuto occasione di incontrare il Ministro e di scambiare con lui opinioni sul Pakistan e sui programmi di cooperazione e ricerca sul territorio. La sua missione qui è stata molto apprezzata”.

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