Alpinismo

Nepal: crescono le spedizioni autunnali

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KATHMANDU, Nepal — Sono 113 le spedizioni che hanno ricevuto il permesso di scalare le montagne del Nepal quest’autunno. Lo ha riferito oggi il ministro del turismo nepalese.

Il numero delle spedizioni è aumentato considerevolmente grazie alla decisione del governo di tagliare le royalties e le tariffe di scalata per le montagne del paese.
 
Il governo aveva deciso lo scorso maggio di abbassare del 50 per cento le royalties per l’autunno e addirittura del 75 per cento quello per l’inverno e l’estate, nel tentativo di attrarre più alpinisti possibili al di fuori della stagione più frequentata che resta comunque la primavera.
 
La montagna più gettonata dagli alpinisti quest’autunno è stata il Manaslu. Ben 19 le spedizioni che hanno ricevuto l’autorizzazione alla scalata dell’Ottomila. A far la parte del leone gli spagnoli che hanno mandato il maggior numero di alpinisti verso l’ottava montagna più lata della Terra (la settima in Nepal).
 
Quanto alle royalties per quest’autunno, le tasse da pagare per l’accesso all’Everest ammontano a 7500 dollari americani (ma possono variare a seconda della via di salita scelta). Mentre per le spedizioni agli altri ottomila si parte da 2500 dollari, a seconda delle dimensioni della spedizione.
 
Se consideriamo il periodo da metà luglio di quest’anno ad oggi, il numero di spedizioni che hanno ricevuto il permesso per scalare le montagna nepalesi sale a 125 contro le 84 dell’anno precedente. "Probabilmente concederemo altri 20 permessi a spedizioni alpinistiche entro la fine di novembre" hanno detto i funzionari del ministero.
 
Comunque, nonostante il drastico taglio dei costi dei permessi, la scalata dell’Everest dal lato nepalese e lungo il versante Sud-Est che è considerato la via normale, è ancora più costoso dell’accesso alla montagna dalla Cina.
 
Nonostante il taglio del 50 per cento, a parità di condizioni le royalties per scalare l’Everest dalla via normale assommano – come minimo – a 12.500 dollari contro i 10.000 richiesti dai cinesi. Gli importi, variano a seconda del numero dei membri della spedizione. Al contrario le scalate alla montagna più alta della Terra da altre vie sul versante nepalese costano meno di quelle applicate dalla Cina.
 

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