Cronaca

Misterioso cadavere sotto una cascata

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BADALUCCO, Imperia — Macabra scoperta ieri pomeriggio in alta valle Argentina, sulle montagne liguri in provincia di Imperia. Il cadavere di un uomo è stato ritrovato ai piedi di una cascata in avanzato stato di decomposizione. Sconosciuta l’identità della vittima, che riporta però evidenti cicatrici alla testa, segni di una recente operazione al cervello.

Altezza tra il metro e 75 e il metro e 80. Età compresa tra i 40 e 60 anni, barba, tratti somatici europei e senza capelli, probabilmente portati via dalla corrente dell’acqua. Segni particolari un’evidente cicatrice dovuta a un’operazione al cervello, per l’asportazione e successiva riposizione della calotta cranica, nella zona parietale sinistra. E infine due tatuaggi: la scritta "6+6" e la frase "I love you" in stampatello maiuscolo.
 
Questa la descrizione del cadavere ritrovato nel tardo pomeriggio di ieri in Alta valle Argentina, sul fondo di una cascata in località Fraitusa, nel territorio comunale di Badalucco. A compiere la macabra scoperta sono stati alcuni cacciatori impegnati in una battuta di caccia al cinghiale. La zona infatti, è particolarmente impervia, ed è percorsa solitamente solo dai cacciatori o da scursionisti esperti.
 
Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’Arma di Sanremo che hanno compiuto i primi rilevamenti. L’uomo indossava scarpe in similpelle da passeggio, taglia 43, un paio di pantaloni stretti in vita da una cordina in spago e una maglietta colore rosso-violaceo, in decomposizione assieme al corpo.
 
Secondo i carabinieri la morte potrebbe risalire a due o più settimane fa, e potrebbe essere avvenuta in maniera accidentale. La vittima infatti, potrebbe essere morta precipitando dalla cascata, alta 15-20 metri, forse nel tentativo di guadare il torrente.
 
Il corpo è stato trasferito nella camera mortuaria di Sanremo, a disposizione delle indagini condotte dal sostituto procuratore Marco Zocco. Intanto i militari stanno verificando eventuali denunce di scomparse di persone, nel tentativo di risalire all’identità della vittima.
 
 
 
Valentina d’Angella

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