Scienza e tecnologia

Share Everest alla Notte della scienza

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ROMA — Riflettori accesi sulla ricerca scientifica, stasera, al Planetario di Roma dove avrà luogo la "Notte dei ricercatori" in cui si parlerà di scienza a 360 gradi. Tra i protagonisti ci sarà Share Everest 2008, la spedizione alpinistico scientifica che lo scorso maggio ha installato la stazione meteorologica più alta del mondo a 8000 metri di quota, sul Colle Sud dell’Everest.

Foto, immagini, video e documenti della stazione meteorologica più alta del mondo, che da ormai quattro mesi fornisce in tempo reale preziosi dati sull’atmosfera del nostro pianeta. Share Everest darà spettacolo, questa sera, al grande evento della scienza che si terrà a partire dalle 17 al Planetario di Roma, all’interno del Museo della Civiltà Romana. 
 
La manifestazione, "Light. Accendi la luce sulla scienza", è coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali. "Light" si inserisce nel quadro di un progetto della Commissione Europea che ogni anno dedica l’ultima settimana di settembre una "Notte" alla scienza e agli scienziati. Quest’anno l’iniziativa della "Notte dei Ricercatori" si terrà stasera, 26 settembre, in tutta Europa e per la prima volta anche a Roma.
 
Nell’affascinante scenario del nuovo Planetario romano, dalle 17 alle 24 verranno presentate scoperte e innovazioni importanti per tutti i campi della ricerca: dalle novità informatiche, a quelle robotiche e tecnologiche. Poi ci sarà uno spazio in cui la scienza incontrerà l’arte, con spettacoli teatrali e concerti. Inoltre i visitatori avranno la possibilità di compiere un viaggio virtuale dal centro della terra, alla luna, al sistema solare nelle sale del Planetario e del Museo Astronomico.
 
A raccontare la spedizione alpinistico-scientifica al pubblico di esperti e non esperti sarà Paolo Bonasoni, responsabile scientifico di diverse stazioni meteorologiche inserite nella rete internazionale del progetto Share. La stazione meteorologica installata lo scorso maggio agli 8000 metri di altezza del Colle Sud dell’Everest, dagli alpinisti Silvio "Gnaro" Mondinelli, Michele Enzio e Marco Confortola, guidati dal capo spedizione e presidente del Comitato EvK2Cnr, Agostino Da Polenza, è la più alta del pianeta. Si tratta di un preziosissimo supporto per la scienza in quanto è l’unica al mondo in grado di fornire alla ricerca internazionale importanti dati per la comprensione dei cambiamenti climatici.
 
 
 
Valentina d’Angella
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