Alpinismo

Confortola: domani l’amputazione

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BERGAMO — "Domani mi operano, vedremo cosa i medici riusciranno a salvare delle dita. Certo è brutto sapere che ne amputeranno una parte, ma se ripenso a quella notte sul K2, mi sento comunque molto fortunato". Queste le parole di Marco Confortola, ricoverato al Policlinico di Padova, alla vigilia dell’operazione durante la quale i medici asporteranno alcune falangi delle dita congelate sul K2 durante la tragica notte del 1 agosto. 

Dopo settimane di preoccupazione e di sofferenza per il dolore ai piedi, che l’ha accompagnato da quella tragica notte fino ad oggi, sembra sia arrivato il momento dell’operazione per Marco Confortola. I dottori del Policlinico di Padova che hanno in cura l’alpinista, e che da settimane cercano di salvargli le dita dei piedi pesantemente compromesse dai congelamenti, hanno fissato per domani l’operazione.
 
"Mi operano domani mattina – ha detto Confortola qualche minuto fa al telefono -. Non so ancora quanto taglieranno perchè i medici cercheranno di salvare qualsiasi parte che abbia ancora qualche possibilità di recupero. Certo credo taglieranno almeno una falange di tutte le dita, sono troppo nere, io non le sento proprio più".
 
"Quella di domani è la prima operazione – continua l’alpinista valtellinese – poi i medici valuteranno la situazione e se sarà necessario interverranno un’altra volta. Prima però, continuerò con cure e trattamenti per salvare il salvabile. Adesso ho male ai piedi, dalla pianta fino alla gamba".
 
I congelamenti dunque, si sono rivelati troppo gravi per evitare l’amputazione delle dita. Ciò nonostante, Confortola sembra abbastanza sereno.
 
"Sono cose che fanno parte del nostro mestiere – ha aggiunto -. se ripenso a quel che è successo quella notte sul K2, non posso non sentirmi fortunato, e anche fiero di aver resistito fisicamente. Mi è andata bene. Ora solo non vedo l’ora di tornare a casa, tra le mie montagne".
 
 
Valentina d’Angella

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