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Boeing precipita sugli Urali: 88 morti

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MOSCA, Russia — Terribile incidente aereo nella regione montuosa degli Urali. Un Boeing 737-500 della compagnia di bandiera russa Aeroflot è precipitato nella notte. Tutte morte le 88 persone a bordo. Fra le vittime anche un cittadino italiano.

Degli 82 passeggeri che erano sul Jet, 21 erano stranieri ha precisato l’Aeroflot in un comunicato. A bordo c’erano un italiano Tomaso Martinazzo, nove azerbaigiani, cinque ucraini, un francese, uno svizzero, un lettone, un americano, un tedesco e un turco.
 
L’aereo di linea era partito dall’aeroporto Sheremietievo di Mosca e stava effettuando la fase di atterraggio nella città di Perm, importante centro degli Urali. Durante l’avvicinamento qualcosa è andato storto. L’ultimo contatto con l’aereo, quando si trovava a 1800 metri d’altezza. Poi lo schianto sulle montagne.
 
Una squadra di investigatori e tecnici è subito partita da Mosca per far luce sul disastro. Al momento non ci sono elementi che possano far pensare ad un attentato terroristico. Il presidente russo Dmitri Medvedev è stato informato della sciagura dal ministro per le situazioni di emergenza Serghiei Shoigu – hanno riferito le agenzie russe citando il servizio stampa del Cremlino.
 
Sul posto ci sono squadre di vigili del fuoco che hanno prontamente spento il terribile rogo dell’aeroplano. I rottami hanno in parte ostruito la vicina linea ferroviaria che attraversa le montagne per arrivare a Perm. La linea è stata chiusa al traffico. Non si segnalano vittime a terra.
 
Il disastro di questa notte è il peggiore della storia dell’aviazione russa. Mentre l’ultima sciagura ad aver coinvolto un aereo dell’Aeroflot risale al marzo 1994 quando in Siberia perirono 70 persone.

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