BERGAMO — La corsa in alta quota torna sulle vette bergamasche domenica prossima. Il 3 agosto infatti si svolgerà la seconda edizione delle Orobie Skyraid, la prima competizione europea di corsa a squadre che attaversa le vallate bergamasche: dalla Val Canale al Passo della Presolana, passando per la Val Seriana, la Val Brembana e la Val di Scalve.
Tutto pronto anche quest’anno nelle valli bergamasche per la seconda edizione dell’Orobie Skyraid. La corsa internazionale in alta quota che gareggia per squadre si svolgerà infatti domenica prossima 3 agosto.
I migliori atleti provenienti da tutto il mondo sono divisi in tre per squadra e si alterneranno nella staffetta che si svolgerà sul tracciato del Sentiero delle Orobie Orientali, 84 chilometri per oltre 5000 metri di dislivello.
La partenza è prevista alle 7 del mattino dalla località Laghetto a Valcanale di Ardesio. Il gruppo raggiungerà tra le 11.30 e le 12 il primo passaggio al rifugio Coca, poi tra le 14.30 e le 15 è atteso il primo concorrente al rifugio Albani. Infine l’arrivo sarà al passo della Presolana, dove i primi corridori dovrebbero tagliare il traguardo verso le 15.30 – 16.
I tre atleti di ogni squadra si cimenteranno in tre distinte prove su tre distinti tratti del percorso. I primi due frazionisti affronteranno la "Skymarathon", su distanza olimpica, dalla Valcanale al Rifugio Coca (42 chilometri per 2.700 metri di dislivello) e la "Skyrace" dal Rifugio Coca al Rifugio Albani (30 chilometri per 1.600 metri di dislivello).
Al terzo frazionista spetta l’impegnativo compito della "Skyclimbing", l’ultimo tyratto che dal Rifugio Albani arriva al Passo della Presolana, lungo l’attrezzato "Sentiero della Porta". In tutto 12 chilometri per 750 metri di dislivello, ma molto più duri dei precedenti dal punto di vista tecnico e che prevede parti di arrampicata.
Al terzo frazionista spetta l’impegnativo compito della "Skyclimbing", l’ultimo tyratto che dal Rifugio Albani arriva al Passo della Presolana, lungo l’attrezzato "Sentiero della Porta". In tutto 12 chilometri per 750 metri di dislivello, ma molto più duri dei precedenti dal punto di vista tecnico e che prevede parti di arrampicata.
Valentina d’Angella
